RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
SIDERNO – L’ultima riunione del Consiglio Comunale, ha evidenziato, qualora ve ne fosse necessità, la fondatezza delle nostre perplessità e preoccupazioni circa l’utilizzo dell’impianto di San Leo sia per quanto riguarda il conferimento della frazione umida che per la costruzione di un nuovo impianto.
Ed infatti, per come emerso dalla discussione nella pubblica assise, nessuno potrà garantire che, in caso di emergenza, altri Comuni, oltre ai 58 che attualmente utilizzano l’impianto di Siderno, vengano autorizzati a conferire i propri rifiuti; principalmente perché detto impianto non è di proprietà del Comune di Siderno ma bensì della Regione Calabria che, come noto, a causa della saturazione degli impianti attualmente esistenti, è stata autorizzata a scaricare i rifiuti in Toscana con costi altissimi per il trasporto del materiale.
È chiaro, pertanto, che in caso di emergenza ( lo siamo ormai da decenni) l’impianto situato nel territorio del Comune di Siderno, sarà utilizzato da ogni Comune che ne abbia necessità, senza che l’attuale Amministrazione possa opporsi, non essendo, si ribadisce, proprietaria. È del tutto priva di fondamento l’affermazione, più volte enunciata dal Sindaco, ing. Pietro Fuda, circa la chiusura dell’impianto qualora lo stesso non dovesse funzionare come dovuto. Se il Comune di Siderno non è proprietario della struttura, come è possibile che altri, oltre alla Regione Calabria, possano arrogarsi il diritto di farne cessare il funzionamento?
Inoltre, per stessa ammissione del Sindaco ( si veda la registrazione della seduta ripresa dalla Televisione locale), l’odierna Amministrazione è intenzionata alla costruzione di un BIODIGESTORE che, come noto anche a chi è estraneo alla materia, risulta altamente inquinante poiché produce, dalla lavorazione dei rifiuti, scarti chimici difficili da smaltire.
Non solo si vuole ampliare la quantità di rifiuti da trattare, ma al contempo edificare un nuovo impianto per il trattamento in loco degli stessi
Ricordiamo a tutti che, la discarica di Timpe Bianche era stata progettata per il conferimento dei Comuni di Siderno e Locri per poi divenire discarica consortile; quanto occorre per il ripristino e la bonifica ambientale di tale sito, e quali i costi in termini di salute pubblica?
Anche il depuratore doveva servire pochi Enti Locali, invece oggi, nuovamente, sono collettati più di 5 Comuni.
In ultimo, le vie di accesso all’impianto non sono idonee al passaggio di numerosi mezzi pesanti che, per di più, inquinano il nostro territorio con i gas di scarico.
Contrariamente a quanto precisato dal Sindaco che, per l’ennesima volta, ha tolto la parola all’assessore con delega all’ambiente, Avv. Anna Romeo, la minoranza consiliare non ha nessuna intenzione di creare allarmismi nella popolazione.
Ribadiamo, pertanto, che le nostre preoccupazioni per la salute di tutti i Sidernesi sono più che fondate e non frutto di una stupida e pericolosa strumentalizzazione.
Siderno ha già dato!!! È ora che i cittadini si attivino per la tutela dei propri diritti!!! noi lo stiamo già facendo!!!
Forza Italia e Uniti per il Futuro