di Gianluca Albanese
SIDERNO – Il contenimento dei consumi di energia elettrica per far fronte all’aumento vertiginoso dei prezzi. È stato l’oggetto di due delle quattro interrogazioni e interpellanze presentate dai gruppi di opposizione nella seduta di consiglio comunale che ha avuto luogo giovedì pomeriggio.
Nella prima, il consigliere del gruppo “La Nostra Missione” Antonio Cosimo Pio Trimboli ha riproposto la costituzione di una comunità energetica comunale a Siderno definendola “l’unica forma efficace di lotta al caro-bollette” e premettendo di aver già rivolto una richiesta simile alla giunta “che però – ha aggiunto – forse è preoccupata dalla mancanza dei decreti attuativi, ma posso rassicurare in primis la sindaca che alla Regione troverà tutti gli strumenti necessari”. Proprio la prima cittadina Mariateresa Fragomeni ha replicato, dicendo che “abbiamo intenzione di avviare un piano in tal senso anche perché per il Comune non risulta vincolante. Abbiamo – ha proseguito la sindaca – già contattato alcune banche e siamo fiduciosi che ulteriori misure vengano fuori dal Por 2021-2027. In ogni caso – ha aggiunto – ne riparleremo in commissione Ambiente”.
Il gruppo “Siderno 2030”, invece, ha presentato, a firma dei tre consiglieri Mimmo Sorace, Stefano Archinà e Massimo Diano, un’interpellanza per chiedere all’esecutivo quali azioni abbia intrapreso per contenere i consumi energetici, iniziando dagli edifici pubblici – il riferimento è a illuminazione, riscaldamento e condizionamento – e anche all’illuminazione delle strade.
La replica è stata affidata all’assessora all’Urbanistica Maria Teresa Floccari che ha annunciato che “dallo scorso I novembre è stata affidata in gestione a Enel X e la stessa decide gli impianti di pubblica illuminazione, badando bene a tutelare in primis la sicurezza dei passanti. In ogni caso – ha concluso – sono in via di implementazione tutte le misure volte al contenimento dei consumi negli edifici comunali”.
Il capogruppo Sorace ha aggiunto che “siamo molto preoccupati per l’impennata dei costi che grava per almeno 800.000 euro in più sulle casse comunali. Al di là della gestione affidata a Enel X – ha aggiunto – mi chiedo se la sindaca possa, per esempio, emettere qualche ordinanza che vada nella direzione del risparmio”.
Chiamata in causa, la prima cittadina ha aggiunto che “purtroppo, le proporzioni reali dell’aggravio dei costi per l’energia sono intorno al milione di euro, che scendono a 800.000 al netto dei contributi statali erogati in tal senso. Abbiamo provato a considerare l’anticipo dello spegnimento e il ritardo dell’accensione dei lampioni ma ci sono norme a tutela della sicurezza e dell’incolumità dei cittadini che ci tolgono ogni potenziale margine di manovra. In ogni caso – ha aggiunto – ieri c’è stata la visita in città dei tecnici di Enel X che ha tutto l’interesse a contenere i consumi. Penso che i risultati si vedranno tra un paio d’anni quando verranno cambiati i corpi illuminanti con l’introduzione di quelli a led. Stiamo inoltre valutando – ha concluso – l’installazione di pannelli solari per l’alimentazione degli edifici comunali”.