di Antonella Scabellone (ph. e video di Enzo Lacopo)
SIDERNO- Non più ospedale, ma casa della salute. Un progetto nato dall’ idea di una sanità rinnovata, di qualità e all’ avanguardia. E’ questa, almeno nelle intenzioni di chi l’ha progettata, la nuova identità dell’ex ospedale di Siderno che, cancellato dalla spending review, oggi rinasce sotto un’altra veste.
Un progetto ambizioso, che però, almeno per il momento, sembra interessare solo gli addetti ai lavori, e non anche la cittadinanza che ha disertato questa mattina la sala dell’hotel President dove si è svolta la cerimonia di sottoscrizione del protocollo d’intesa tra la Regione e l’ ASP di Reggio Calabria. Eppure, oltre all’ importanza dell’evento,le presenze, annunciate e confermate, erano autorevoli. Unica defaillance quella del governatore Giuseppe Scopelliti, trattenuto a Roma da “imprevisti e improrogabili impegni”, che comunque ha partecipato all’evento con messaggio letto dal direttore generale dell’ASP Rosanna Squillacioti.
Numerosi i consiglieri regionali in sala: Crinò, Imbalzano, Magno e Pacenza. Scontata la presenza dei vertici dell’ASP: oltre al direttore generale Rosanna Squillacioti, introdotta dal dirigente di radiologia Vincenzo Mollica, il direttore amministrativo Vincenzo Scali, il direttore sanitario aziendale Franco Sorica, il direttore del distretto Locride Silvia Falvo.
Le istituzioni locali non hanno disertato l’evento. Siderno era presente con il commissario straordinario Eugenio Pitaro; Locri con il sindaco Giovanni Calabrese e vari assessori. Al gran completo anche le forze dell’ordine, dal vice prefetto Eugenia Falvo, al comandante del gruppo dei Carabinieri Locri, Giuseppe De Magistris, accompagnato dal capitano Nico Blanco e dal maresciallo Luigi Zeccardo, al dirigente del Commissariato di Siderno Vincenzo Cimino.
Unanime da parte di tutti gli intervenuti il ringraziamento al governatore Scopelliti per avere fortemente voluto la casa della salute di Siderno che andrà ad affiancarsi a quelle di Chiaravalle e San Marco Argentano, in un progetto che prevede la realizzazione di altre cinque strutture analoghe già finanziate in Calabria.
Un finanziamento di 9.760.000,00 euro quello destinato a Siderno che servirà a creare un presidio moderno, in grado di servire nove comuni. La casa della salute, come ha spiegato la direttrice del Distretto Locride, Silvia Falvo, utilizzerà oltre 700 unità di personale, sanitario e amministrativo, che verranno reclutate tra le varie categorie che già operano sul territorio (medici generici, pediatri di libera scelta, assistenti sociali etc). Una sorta di poliambulatroiro che servirà anche a gestire il servizio di pronto soccorso per i casi meno gravi (codice bianco e codice verde), decongestionando l’ospedale di Locri; un presidio territoriale della salute, non una piccola casa, che fornirà anche assistenza domiciliare nei casi necessari; un anello di congiunzione tra territorio e ospedale.
Da quanto riferito dal dirigente regionale Salvatore Lopresti, le case della salute sono già una felice realtà nelle regioni del centro nord (70 in Lombardia, 40 nel Lazio, altrettante in Toscana) e daranno la possibilità ai vari specialisti di operare in equipe e ai pazienti di trovare tutti i servizi concentrati in un unico posto.
“La Locride ha bisogno di più attenzione-ha detto la Squillacioti- e questa casa della salute, che è un punto di partenza e non di arrivo, ne è la dimostrazione. Noi non abbiamo chiuso l’ospedale di Siderno, ma lo abbiamo trovato già così. Quello di Siderno è il progetto pilota a cui si collegano tutti gli altri che andremo a realizzare”.
Il progetto è stato illustrato attraverso varie diapositive dall’architetto Mittica che ha spiegato che i lavori si dovrebbero concludere a luglio 2015. Un accorato sollecito in questo senso è venuto da Michele Vumbaca, dell’assozione “Etica e salute” perché la Casa della Salute non abbia tempi troppo lunghi di realizzazione
Questo il video della manifestazione realizzato dal nostro Enzo Lacopo
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