di Gianluca Albanese
SIDERNO – La Città di Siderno avrà un nuovo premio letterario. Questo pomeriggio, infatti, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento illustrato dall’assessore alla Cultura Ercole Macrì, che ha spiegato che “La proposta nasce da un passaggio politico fondamentale, ovvero la gestione diretta dei grandi eventi sidernesi da parte dell’amministrazione comunale. Il premio letterario che andremo a realizzare, grazie anche alla preziosa collaborazione del gruppo del Pd sarà intitolato all’Ulisse calabrese di Lawrence Ferlinghetti per la sezione Narrativa e al compianto Armando La Torre per la Saggistica”.
Pur avendo votato a favore, il consigliere forzista Pietro Sgarlato – anche oggi spina nel fianco dell’amministrazione cittadina – ha detto che “Il merito dell’operazione non è da ascrivere all’assessore Macrì ma è frutto di un finanziamento regionale. Quello che mi preme è che il Comune non abbandoni il premio letterario “Città di Siderno” che ha sempre dato lustro alla nostra città”.
E se il capogruppo democrat Carlo Fuda ha detto che “Non dovremmo mai dividerci su una delibera del genere perchè i meriti sono di tutti” e il consigliere di Fattore Comune Peppe Oppedisano ha ribadito che “Tutti i premi vanno sostenuti, specie in un momento come questo molto favorevole alla cultura in città, anche grazie a realtà associative come gli Amici del Libro e della Biblioteca e imprenditoriali come “MAG. La ladra di libri”, l’assessore Macrì ha chiarito che “Avevamo provato a fare sintesi tra i due premi ma il gruppo del “Città di Siderno” ha preferito mantenere l’autonomia. In ogni caso, sono sempre aperto a qualsiasi soluzione, anche e soprattutto in prospettiva futura”.
In precedenza, il civico consesso ha approvato a maggioranza alcune variazioni di bilancio rese necessarie dall’ingresso di fondi europei per il progetto “Europa per i cittadini” in un caso e dal riaccertamento dei residui derivante dalla nuova normativa in materia di bilancio nell’altro. Inoltre, è stato votato (con la sola astensione del consigliere Sgarlato) l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi comunali ad Agenzia delle Entrate e Riscossioni (soggetto che ha preso il posto di Equitalia), mentre all’unanimità sono passati i punti relativi all’acquisizione al patrimonio comunale di alcuni immobili confiscati alla criminalità organizzata e alle disposizioni anticipate di trattamento.
Più dibattuta la discussione sul riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio che, come ha spiegato l’assessore al ramo Gianni Lanzafame “Sono somme dovute per riconoscere le spese legali agli avvocati a seguito di sentenze”. I consiglieri Carlo Fuda e Pietro Sgarlato, dal canto loro, hanno detto a chiare lettere che molti avvocati starebbero approfittando della situazione di debolezza economica dell’Ente per calcare la mano, recedendo dall’intento di abbattere le pretese del 50% dopo gli accordi preventivi con l’Organismo Straordinario di Liquidazione, anche se il segretario comunale Antonia Criaco ha detto che “Stiamo valutando il ricorso al Consiglio di Stato”, mentre il consigliere Sgarlato ha tenuto a far mettere a verbale che “il 50% delle spese riconosciute nei debiti fuori bilancio grava sull’Organismo Straordinario di Liquidazione insediatosi a seguito della dichiarazione di dissesto dell’Ente”, aspetto ancora da chiarire per quanto riguarda il riconoscimento dei debito fuori bilancio oggetto dei punti 13, 14 e 15 dell’odierno ordine del giorno del Consiglio, che quindi sono stati ritirati, con l’assessore Lanzafame che incontrerà a breve i commissari dell’Osl per definire in maniera chiara i contorni tra quanto dovrà effettivamente gravare sulle casse comunali e quanto, invece, potrebbe essere di competenza dell’Organismo Straordinario di Liquidazione.