R & P
SIDERNO – Quel che è successo in consiglio comunale ieri sera, dove non è stata approvata la richiesta della diretta streaming per le riunioni del civico consesso grazie al determinante voto del Sindaco, è ormai cosa nota perché adeguatamente diffuso da tutta la stampa.
Il dato politico è che la maggioranza non esiste più e l’Amministrazione naviga a vista, reggendosi sul solo voto del Sindaco (ieri, infatti, la richiesta non è passata per “9 a 8” dove il nono voto sfavorevole era appunto quello del primo cittadino), come da me già sottolineato in precedenza. Dove voglia portarci questo novello nocchiero, che anche ieri sera ha dato segni di stanchezza e cedimento, non è dato sapere. Certo non è la direzione promessa in campagna elettorale. Temo invece sia una deriva che porterà la “nave comunale” ad incagliarsi inesorabilmente.
Ma rischio di ripetermi e perciò preferisco dare risalto ad un altro dato che ieri è emerso: il dato culturale. Non voglio arrivare al punto di pensare che sia l’ormai vecchio metodo della sinistra per governare, cioè quello di tenere all’oscuro e nell’ignoranza la popolazione, sarebbe forse troppo, ma certamente la pagina scritta ieri sera dalla maggioranza è una delle peggiori degli ultimi tempi. E’ vero che la diretta streaming non è una priorità di questa Amministrazione, ma è anche vero che le battaglie di principio vanno combattute. E sino in fondo! L’oscurantismo voluto dai due rimanenti partiti della maggioranza è della peggior specie, anche perché ammantato di vacui principi socialisteggianti. La proposta dello streaming, infatti è stata definita suggestiva ma inutile perché avrebbe come unico risultato la spettacolarizzazione della politica e si finirebbe col dare vetrina a illazioni e pettegolezzi. L’errore è semantico, grave e voluto, nella miglior tradizione vetero comunista: si confonde (volutamente!) la degenerazione dell’uso dello strumento con lo strumento stesso, per poter dire che è inutile.
Quando mai nella storia rendere il popolo partecipe delle scelte di governo si è rivelato inutile? Solo nei regimi totalitari, vetero comunisti per l’appunto. La realtà è un’altra. Internet è uno straordinario mezzo di comunicazione, che dà a tutti l’opportunità di essere informati e quindi di poter decidere con la propria testa. Questa possibilità non deve essere negata per il solo fatto che qualcuno possa usare lo strumento televisivo per farsi pubblicità. A limitare l’abuso dello strumento, nel nostro caso, abbiamo un organo a ciò deputato e cioè il Presidente del Consiglio, che può e deve misurare, e limitare se necessario, gli interventi dei consiglieri. Ma forse questo principio democratico non è ben chiaro alla maggioranza, che teme che un aperto e pubblico dialogo possa mostrare ai sidernesi di che pasta è fatta questa amministrazione.
Cultura. È la sola via per lo sviluppo di questa martoriata e amata terra.
Giuseppe Caruso
VOLO