di Emanuela Alvaro (ph. e video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – Il suono della sveglia, anche se ancora in lontananza, si inizia a sentire. Ai sidernesi solo la “morte” del lungomare poteva risvegliare sentimenti di partecipazione, o quasi. A prescindere da ciò che si è detto e di quello che si andrà a fare, il risultato più importante è stato di vedere alla porta della sala dell’Ymca, in cui la Consulta cittadina ha chiesto di riunirsi rappresentanti locali dei partiti politici e della stampa, le persone, non moltissime, ma qualcuna in più rispetto al solito, per partecipare a quella che, probabilmente, per la comunità sidernese è la questione più importante, riavere il proprio lungomare.
{loadposition articolointerno, rounded}
Alla fine l’incontro è stato esteso anche alle associazioni e alle organizzazioni sindacali, oltre che ai proprietari degli stabilimenti balneari.
Presenti per i partiti politici delle varie aree di appartenenza, per i movimenti e le associazioni, l’ex primo cittadino Riccardo Ritorto, Michelangelo Vitale, Enzo Brullo, Vincenzo Mollica, Anna Romeo, Luigi Errigo, Nino Tarzia, Vincenzo Carnà, Mimmo Catalano, Pietro Sgarlato, Alessandro Siciliano, Paolo Guarnaccia, Luigi Fraietta, Marcello Attisano, Antonio Sgambelluri, Giancarlo Racco, Teresa Pellegrino, Marilena Romeo per le scuole, per l’organizzazione sindacale Cna Balneatori Calabria, Gabriele Ingrosso e alcuni dei ragazzi di Sidersicambia.
Un incontro i cui lavori sono stati preceduti da un intervento chiaro dell’ingegnere Lello Materazzi il quale ha sottolineato come, nonostante anni in cui si sarebbe potuto attingere ai fondi comunitari, questo aspetto ha interessato poco le amministrazioni che si sono succedute e dalla domanda, rimasta senza una risposta, di Alessia Ferraro, che ha chiesto di sapere nell’immediato cosa si ha in mente di fare per il lungomare.
«La nostra vuole essere un’iniziativa in punta di piedi, solo uno stimolo per i partiti politici, perché di fatto è la politica a decidere». Parole quelle del presidente della Consulta, Mario Diano, alle quali si sono aggiunte quelle dei diversi rappresentati politici. Per tutti, utilizzando termini diversi, l’intento è quello di arrivare ad un risultato comune, ricostruire il lungomare. Anche senza essere tecnici, si capisce che tutta l’area dovrà essere progettata di sana pianta, una ristrutturazione è pressoché impensabile.
Ritorto, così come Vitale, hanno confermato la vicinanza dei rappresentanti politici regionali, Giuseppe Raffa mercoledì dovrebbe essere a Siderno, Alessandro Niccolò ha dato mandato all’assessore al ramo Gentile di organizzare un incontro tra Regione, Provincia e Comune. Di Siderno sembra si interesserà, dopo l’incontro con il consigliere regionale, Pietro Crinò, il Sottosegretario alla Protezione Civile, Giovanni Dima.
Dalla riunione alcuni punti alla fine sono emersi e saranno quelli che, nella sostanza, verranno posti a quanti faranno qualcosa di concreto. Aspetto questo che in più interventi è stato contestato alla triade commissariale più propensa per molti a calare dall’alto le decisioni senza tenere in alcuna considerazione il bene della comunità. Commissari che hanno fatto sapere di aver parlato con i rappresentanti regionali. In più sul sito comunale è stato pubblicato un bando di “affidamento incarico per la direzione dei lavori, coordinatore della sicurezza per l’esecuzione, contabilità e misura per “lavori di riqualificazione lungomare delle Palme”, per un importo complessivo di 360 mila euro, finanziamento dalla Cassa Depositi e Prestiti. Le domande dovranno pervenire entro le 12 del 13 febbraio. La scelta sarà dettata non solo dal curriculum, ma anche dalla specifica esperienza maturata nell’attività di direzione lavori, riqualificazione e rifunzionalizzazione anche energetico – ambientale di aree comunali e edifici.
Ciò che emerso dai vari interventi è la necessità, dopo la richiesta dello stato di calamità naturale, di un intervento urgente per la messa in sicurezza del lungomare, la verifica della possibilità di dirottare somme da opere finanziate, ma non ancora appaltate per la ricostruzione, e la raccolta popolare di fondi, opzione che molti residenti in altre regioni e all’estero hanno già posto come una possibilità concreta. In più si è deciso per la costituzione di un tavolo permanente di lavoro a cui tutti i rappresentanti non solo dei partiti, ma anche di movimenti e associazioni dovranno prendere parte come con enfasi ha ricordato Paolo Guarnaccia.
Gabriele Ingrosso, rappresentante dell’ organizzazione sindacale Cna Balneatori Calabria, ha parlato della situazione dei proprietari dei lidi, proponendo il blocco del canone demaniale e la sospensione dei pagamenti dei contributi per quanti hanno investito e ora si ritrovano senza una prospettiva futura.
Nella sala c’è stato anche chi si è chiesto che fine abbia fatto il finanziamento che nel lontano 1997 la Protezione civile, a seguito di uno studio sulle coste effettuato dalla Provincia di Reggio Calabria e dall’Università della Calabria, aveva stanziato e poi dirottato sulla Regione Sicilia e se è vera la voce in base alla quale in Provincia sarebbe ferma una consistente somma, per lavori mai dati in appalto.
Dalla perdita della zona di aggregazione favorita dai sidernesi quello che di positivo è emerso, sottolineato da Luigi Errigo nel suo intervento, è la partecipazione e la voglia di fare di tanti ragazzi che su Facebook si sono aggregati e che probabilmente andranno oltre il virtuale.
{youtube}nvlIoRNHW58&feature|580|340{/youtube}