di Redazione
SIDERNO – Ha scelto il giorno in cui si celebra la festa della mamma, per rivolgere un accorato appello al sindaco della sua città affinchè possa risolvere l’annoso problema della mancanza di posti nei cimiteri cittadini.
Antonio, un giovane di Siderno che due anni fa ha perso l’adorata madre, le ha provate tutte per garantirle una degna sepoltura, ma senza ottenere alcunché.
Oggi, dunque, non gli rimane che rivolgere questa lettera aperta al sindaco Fuda affinché possa prendere in mano la questione e dargli, finalmente, una risposta.
Questo il testo integrale della lettera:
«Gentilissimo Sindaco FUDA,
quando ho deciso di votare per la sua amministrazione ed in particolare per lei; io mi sono affidato all’uomo che era e che è, un uomo di altri tempi, un politico appassionato e dedito al suo lavoro.
Appunto, per la stima che nutro in lei, la voglio far partecipe di una situazione che ha implicazioni sia umane che amministrative e, nonostante sia passata sotto l’amministrazione commissariale, non ha mai trovato soluzione, o meglio dire, POSTO LIBERO.
In breve, cerco di riassumerle la vicenda. Io sono Antonio Fimognari, un modesto infermiere che presta servizio nella cittadina della quale lei è Sindaco.
Nel 2002 quindi circa, 14anni fa, feci richiesta all’ufficio preposto del Comune di un fazzoletto di terra per costruire una cappella allo scopo di seppellire i propri cari. All’inizio non insistetti sui tempi vista la non urgenza, ma sventuratamente 2 anni orsono sorella morte bussa di nuovo alla porta di casa mia portando via la cosa che c’è di più caro al mondo MIA MADRE è dico MAMMA con la M maiuscola non perché era MIA MADRE, perché nonostante la vita sia stata per lei sempre piena di sacrifici e di dolori ci ha cresciuti da sola senza un padre in modo dignitoso e decoroso.
Da allora il calvario. Innanzitutto le premetto che per gentile concessione di alcuni parenti ho riposto presso il loro loculo le spoglie della mia cara e adorata MAMMA, una sepoltura temporanea. Infatti da allora molte e frequenti continuano ad essere le pressioni per trasportarle altrove e non solo! Non ci è stato permesso di poter attaccare al marmo una foto, ma solo un immagine stampata su di un pannello, non abbiamo potuto avere un portafiori e altro perchè si sarebbe dovuto bucare il marmo NON NOSTRO e lasciarlo danneggiato, e le assicuro, SINDACO che è una cosa molto umiliante per un figlio NON POTER GARANTIRE UNA DEGNA SEPOLTURA alla PROPRIA MADRE.
Dal giorno della dipartita dicevo, il calvario burocratico che ad oggi non ha trovato alcuna soluzione.
Molte le richieste per corrispondenza non ultima quella in cui l’ufficio comunale preposto mi riferisce che occorre procedere ad espropriazioni di terreni e successivamente ad assegnazione.
Il mio vuole essere un appello con il cuore in mano, poiché se ai parenti (come so) dovesse necessitare il posto che attualmente è occupato dalle spoglie di MIA MADRE, sarò costretto a lasciarlo, rimanendo così impantanato in un vortice dal quale non vedo via d’uscita facile.
Ho interpellato in passato persino la Prefettura e il Ministro dell’Interno ma senza sortire alcun effetto, per cui con questo breve scritto mi appello a lei, Sig. Sindaco alla sua umanità e sensibilità, al suo buon cuore, glielo chiedo come un figlio, IN QUESTO GIORNO CHE TUTTI RICORDIAMO LA FESTA DELLE MAMME, affinchè possa prendere in mano la mia pratica e vedere se è possibile fare qualcosa. Non chiedo molto, un piccolo spazio, un fazzoletto di terra per dare degna sepoltura a colei che mi ha cresciuto… MIA MADRE!
Nella speranza di essere ascoltato
Antonio»
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