di Carmelo Tripodi
SIDERNO – Credo che la nostra città abbia fortemente bisogno di una iniezione di cultura civile, espressa e vissuta non da una cerchia ristretta ma fortemente popolare. Sono trascorsi precisamente ventitre mesi e quattro giorni dall’ultima tornata elettorale che ha visto eletto a sindaco di Siderno il sen. Pietro Fuda, che per i cittadini sembrava essere il messia che avrebbe dovuto salvare il popolo sidernese, reduce da un lungo commissariamento per dissesto finanziario.
Con sommo mio rammarico, ciò non è avvenuto, ne all’orizzonte, si prevede avverrà, tanto è vero che l’anno 2017, che da qualche mese fatto il suo ingresso , mostra ancora accentuata una notevole problematica sul funzionamento del paese assieme ad insidiose falle sulla sua coesione e sul suo futuro. Credo, che un’analisi più approfondita sull’attuale situazione, va veramente fatta anche in virtù dei molti spiacevoli episodi che si sono verificati in precedenza nel nostro paese e che continuano a verificarsi; ultimo in ordine di data, ciò che è successo al cittadino sidernese e caro amico E. A.. Una riflessione, che chiama tutti alla propria responsabilità , va fatta affinchè si possa ricostruire il futuro di una città civile e nel pieno rispetto delle regole. Sono convinto e certo che le nostre tradizioni storiche e la sostanziale base culturale comune porteranno a chiudere, mi auguro presto, questa fase di criticità e pessimismo ridando al paese ed ai cittadini tutti, la propria libertà e dignità.
Ciò che sto proponendo non è di credere, soltanto ed ineccepibilmente a quello che scrivo ma, di constatare , riflettere e documentarsi su quello che è stato fatto in circa due anni della nostra amministrazione. Non si può più consentire che questa nostra città rimanga in uno stato di degrado che ogni giorno è sempre più miserevole lasciando, a chicchessia la possibilità di arrogarsi il diritto del non rispetto delle regole, etiche, civili, morali e penali facendo proprie: strade, marciapiedi, piazze, villa comunale, villette e quant’altro , per l’assenza ingiustificata , a mio parere, di un’amministrazione, latitante e che si è presentata alla cittadinanza nel periodo elettorale con ben altri propositi. Mi corre l’obbligo da cittadino sidernese chiedere scusa all’amico E.A. per l’incidente successogli rimanendo vicino a lui e alla sua famiglia, confermando loro la mia solidarietà e sperando che in un paese civile queste spiacevoli e imbarazzanti situazioni non avvengano più se la nostra amministrazione sarà più presente nelle strade cittadine.
Ringrazio tutti i cittadini che leggeranno questo incisivo messaggio e mi auguro che il Signore che deve resuscitare a Pasqua , possa immergere la mia, la nostra Siderno, in una notte dalla quale riuscirà a liberarsi trovando l’albore del giorno, tutto ciò dipende da tutti noi.