di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Dopo la presentazione del nuovo segretario generale, Antonia Regina Criaco, e i saluti e gli auguri al predecessore da parte del presidente del consiglio, Paolo Fragomeni, i lavori dell’assise sono entrati subito nel vivo e soprattutto i punti afferenti al bilancio: “Variazione al Bilancio di Previsione Finanziario 2017/2019 – Rettifica della DCG n. 333 in data 26/10/2017 adottata ai sensi dell’art. 175, coma 4, del D.Lgs. n. 267/2000”, “Variazione al Bilancio di Previsione 2017/2019 ed al Piano Esecutivo di Gestione 2017. Istituzione Capitoli Entrata/Spesa” hanno dato l’input ai consiglieri di opposizione per ribadire il loro pensiero sull’amministrazione comunale, arrivata a metà del mandato.
Per Pietro Sgarlato così come per Mariateresa Fragomeni e gli altri consiglieri di minoranza delle variazioni ad un bilancio previsionale approvato solo da pochi mesi non evidenziano altro che una difficoltà di programmazione e tutti questi cambiamenti a ridosso di eventi che non sono “nuovi fatti non previsti e non prevedibili” sono per l’opposizione fallimenti delle previsioni fatte.
Addirittura il consigliere Carlo Fuda ha parlato di «continui disservizi e un quasi prossimo dissesto dell’ente per incapacità dell’amministrazione». Mentre Giorgio Ruso ha invitato tutti quanti, compreso se stesso, a cercare di essere più seri quando si programma facendo comprendere bene a tutti i citatdini il lavoro che si sta svolgendo.
A queste affermazioni ha risposto prima l’assessore al ramo, Gianni Lanzafame e in un secondo momento anche il primo cittadino, Pietro Fuda. «Stiamo discutendo su capitoli movimentati in entrata e in uscita e su una variazione di 16 mila euro, ma questo – ha spiegato Lanzafame – non mi sembra che significhi aver fallito la programmazione, forse si può parlare di un riordino. Non siamo ancora a metà consiliatura, a meno che non si augura (rivolgendosi a Sgarlato) l’interruzione anticipata (riferendosi alla commissione d’accesso)».
Pietro Sgarlato nel sottolineare con forza all’assessore che lui mai augurerà il commissariamento del proprio comune, nel discorso ha ricordato uno scontro avuto qualche giorno fa con un altro assessore, questa sera non presente in aula, il vicesindaco Anna Romeo, sulla questione afferente lo stadio comunale e un’intervista fatta al consigliere Gianluca Leonardo, con delega allo sport, nel corso della quale è stato affermato che si è riusciti a dotare lo stadio di un nuovo attrezzo e dalla quale è emersa anche altro. «Da quello che è stato detto dall’assessore – ha affermato Sgarlato – se chiudono lo stadio comunale tutti dovranno sapere che sarà colpa mia. Invece di preoccuparsi di rispettare la legge! In questo comune se ne vanno in pensione persone e poi vengono richiamate o rimangono a lavorare perché non c’è nessuno che li possa sostituire. L’assessore oggi non è presente è non può dire la sua, ma chiedo al consigliere Leonardo di dire come sia andata. Io ho sicuramente esagerato, ma facevo dei rilievi su un’intervista del consigliere».
A queste affermazioni il consigliere Gianluca Leonardo ha ricordato l’intervista in cui si diceva certo di aver dotato lo stadio di un nuovo attrezzo, ma null’altro. «Con l’assessore hai sbagliato tu e lo stesso ha fatto lei con te. Sono affermazioni che sarebbero dovute rimanere private».
Parole che hanno suscitato poco consenso e sulle quali sono ritornati sia Giorgio Ruso che Mariateresa Fragomeni. «Chi c’è passato come noi del Pd sa quanto determinate affermazioni possano essere gravi. Sempre lo stesso assessore ha creato non pochi problemi sui social in passato. Affermazioni del genere veicolate all’esterno potrebbero innescare un meccanismo incontrollabile. E la cosa più grave è che il consigliere Leonardo ha affermato che tutto questo non si sarebbe dovuto rendere pubblico».
Dopo aver atteso il primo cittadino ha preso la parola. «Se c’è una cosa che lascerò quando me ne andrò è un’amministrazione messa un po’ meglio di ora. Siamo deficitarii in alcuni settori come il contenzioso, ma mi auguro che chi ha sbagliato paghi perché l’ignoranza ha bloccato questo comune. Io per la commissione d’accesso non ho accusato nessuno, ma dato che le carte ci sono io ho il dovere di difendere la mia dignità e quella di questo comune e chi ha sbagliato deve pagare. Per quanto riguarda i si dice, qua c’è la legge è quella mi auguro venga interpretata bene. Questa amministrazione si assume la responsabilità per ciò che fa e per quello che non fa e l’assessore affermando che se non si ammodernerà lo stadio sarà colpa di Pietro Sgarlato ha sbagliato ed è gravissimo. Lo stadio lo faremo se riusciamo ad accedere ad un mutuo».