di Gianluca Albanese
SIDERNO – Sandro Siciliano ha lasciato la presidenza del movimento “Siderno Libera – Progressisti per l’Unità”, al termine della riunione che ha avuto luogo ieri sera.
Al momento, non sono note le motivazioni della scelta da parte del docente originario di Cittanova ma da decenni residente a Siderno, che da oltre un lustro occupava il ruolo apicale del movimento fondato da Damocle Argirò, dopo essere subentrato al primo presidente (Cosimo Pellegrino) e riuscendo sempre a sintetizzare al meglio le numerose anime del variegato soggetto politico, che alle elezioni comunali dello scorso anno ottenne ben 975 voti di lista.
Un uomo dai modi gentili, l’ormai ex presidente di Siderno Libera, ma dagli ideali ferrei e poco incline ai compromessi e all’opportunismo.
Siciliano (in piedi nella foto d’archivio), contattato da Lente Locale, si è limitato ad accennare a “Una certa stanchezza” e a dire che “Rimarrò comunque nel movimento, seppur da semplice militante”.
Il movimento “Siderno Libera – Progressisti per l’Unità” attualmente esprime un assessore nella giunta Fuda, ovvero Gianni Lanzafame, con l’importante delega al Bilancio, e un consigliere comunale, il caposala Totò Sgambelluri (a sinistra nella foto).
In esso confluiscono molte anime del centrosinistra, da Rifondazione Comunista a “Possibile”, che proprio tra i militanti di Siderno Libera ha attinto (seppur in maniera non esclusiva) per costituire il comitato locale.
Sempre alla ricerca dell’equilibrio tra il movimento “di lotta” e quello “di governo” Siderno Libera, da quanto siamo riusciti ad apprendere, starebbe vivendo, da qualche tempo, un periodo piuttosto travagliato e caratterizzato da una vivace dialettica interna.
Al momento, si attende di conoscere quando verrà convocata la riunione per eleggere il nuovo presidente, dopo le dimissioni di Sandro Siciliano, che appaiono irrevocabili.