di Gianluca Albanese (foto e video di Enzo Lacopo)
SIDERNO – «Inutile perderci in polemiche sulle ricerca delle responsabilità da parte di chi amministra o ha amministrato. Serve anzitutto amare l’ambiente, come evidenziato in molti interventi, in primis quello del compagno Damocle Argirò. E allora, vorremmo che questa iniziativa assumesse una valenza educativa. Chi conosce l’ambiente, deve amarlo per forza. Bisogna soprattutto educare le giovani generazioni al rispetto della flora e della fauna. Facciamo la festa dell’albero con bambini e ragazzi attorno alla diga sul Lordo, e facciamoci promotori con tutte le forze politiche cittadine affinché questo bacino sia definitivamente sistemato e riportato allo splendore che merita».
Con queste parole intrise di buonsenso, il segretario cittadino del Pci Sandro Siciliano ha concluso l’incontro tenutosi questo pomeriggio nella sala delle adunanze del palazzo municipale, incentrato sulla salvaguardia del patrimonio ambientale cittadino, organizzato in collaborazione con tutte le realtà associative e i comitati che a Siderno si battono per la salvaguardia del patrimonio ambientale».
Ha moderato i lavori Mario Stefanelli della segreteria della sezione “Vincenzo Bolognino” del Partito Comunista Italiano, che nella sua introduzione ha ricordato l’emergenza ambientale mondiale e quella di Siderno, che da trent’anni insegue la bonifica dell’area dell’ex fabbrica chimica BP e che vede una diga sul Lordo in stato di abbandono. «Il Pci – ha detto Stefanelli – non si rassegna a questo stato di cose, e vuole che l’intera zona della diga venga inserita nel parco della biodiversità».
Particolarmente appassionato l’intervento di Damocle Argirò, pittore ed ex ciclista agonista. Uno di quelli che pensa che chi ama lo sport debba amare, di conseguenza, anche la natura. «Sono nato nei giardini della reggia di Caserta – ha detto – e a diciott’anni andavamo in bici a Reggio Calabria arrivando prima dei pendolari che prendevano il treno. Al ritorno, il paesaggio montano della Limina era incantevole e fu in quel tempo che m’innamorai della natura. Da trent’anni lottiamo a Siderno contro le industrie chimiche e, di recente, contro il biodigestore. La questione ambientale cittadina è molto complessa, e risente dell’abusivismo edilizio diffuso, del consumo eccessivo del suolo e della necessità di strumenti urbanistici seri ed efficaci».
Tra le proposte, Argirò ha aggiunto quella di un parco giochi con area verde nella zona “Randazzo” attorno all’incompiuta storica del teatro, e la salvaguardia degli alberi cittadini «Contro il cui taglio – ha detto – il nostro consigliere comunale Totò Sgambelluri si è sempre battuto. Nelle nostre campagne – ha proseguito – c’è un patrimonio di pini, querce e ulivi molto importante, oltre che platani ed eucalipti. In città ci sono querce di 250 anni di vita e nel parcheggio di un supermercato della zona industriale c’è un pino con oltre 150 anni».
A ricordare l’impegno dell’amministrazione comunale nella tutela dell’ambiente è stata l’assessore alle Politiche Sociali Bianca Gerace, mentre il presidente dell’Osservatorio Ambientale “Diritto per la vita” Arturo Rocca ha ricordato che «Siderno paga un prezzo altissimo nel settore ambientale, dovuto all’ubriacatura da industrializzazione forzata dei decenni precedenti, continuata con l’installazione di altri insediamenti produttivi che in alcuni casi inquinano le falde acquifere. Altre emergenze – ha detto Rocca – riguardano le discariche di Timpe Bianche e San Leo e le emissioni maleodoranti dell’impianto TMB. Sul biodigestore che qualcuno voleva imporre a Siderno, poi, voglio fare una provocazione: se è vero che è innocuo, a questo punto, se ne potrebbe installare uno nella zona del Parco Nazionale d’Aspromonte. Bisogna creare – ha detto Rocca, proiettando una fotogallery con immagini delle fontane cittadine, della villa comunale e della montagna della Ginarra – un registro cittadino degli alberi per la loro salvaguardia».
Tra le proposte avanzate da Rocca, l’adozione di spazi verdi cittadini a cura di scuole, associazioni e parrocchie, la redazione di un piano cittadino del verde, la certificazione delle fontane pubbliche e la riqualificazione della Ginarra per creare percorsi di trekking, oltre che l’allargamento dell’area del Parco Nazionale d’Aspromonte fino al mare, al fine di valorizzare anche le fiumare.
Ne è seguito un lungo e partecipato dibattito, al quale hanno preso parte la presidente dell’osservatorio Cittadino sui rifiuti Mariarosaria Tino, che ha detto che «Da informazioni in mio possesso posso dire che il problema dei miasmi emessi dal TMB si dovrebbe risolvere da gennaio ad aprile 20187, coi lavori di adeguamento e sistemazione dell’impianto», mentre Franco Martino, anima delle varie realtà ambientaliste di Siderno che in premessa ha invitato gli amministratori ad agire nel solco delle vecchie giunte comunali che concepirono viali alberati in centro, ricordando però l’impegno dell’amministrazione Fuda nella pulizia dell’area ex BP «Propedeutica – ha detto – alla bonifica del sito», mentre sull’altra fabbrica chimica della Sika, Martino ha detto che «Se non c’è certezza sulla insussistenza di emissioni nocive per la salute, qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di un blocco temporaneo delle attività di quell’industria, al fine di ottenere dati certi sulle emissioni inquinanti».
Più drastico Peppe Ieraci del Comitato Ecologico Pantanizzi, che si è concentrato sulla realtà della sua zona.
«La Sika – ha detto Ieraci – per me deve andare via da adesso, visto che i suoi vertici hanno ammesso che rilasciano anche sostanze inquinanti», mentre sulla spiaggia di Pantanizzi, meta ogni estate di migliaia di bagnanti provenienti anche dall’entroterra e dalla Piana di Gioia Tauro, Peppe Ieraci ha ricordato che «Abbiamo già proposto la piantumazione di alberi e la creazione di un’area picnic, con conseguente divieto di mangiare in spiaggia. Vogliamo – ha ribadito – una passeggiata in terra battuta e un ponte in legno a transito ciclopedonale che la colleghi al lungomare cittadino, Preannuncio sin da ora – ha concluso – che ci opporremo con tutti i mezzi a ogni ipotesi di cementificazione e asfalto nella passeggiata«.
Il segretario della Figc Ivan Albanese ha ricordato l’emergenza incendi nelle aree boschive, mentre il segretario cittadino di Sinistra Italiana e consigliere comunale Peppe Oppedisano ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale nella tutela dell’ambiente, e a proposito del triste fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle vie cittadine, ha aggiunto che «Proporremo l’istituzione di squadre di vigilanza contro chi abbandona i rifiuti e vorremmo che i cittadini che hanno a cuore l’ambiente andassero oltre la semplice denuncia. Non basta fotografare i rifiuti, ma ci aspettiamo che i cittadini denuncino alle autorità competenti. In ogni caso, il censimento delle utenze senza i mastelli sta andando avanti in maniera proficua».
La giornalista e scrittrice Lidia Zitara ha detto che «Serve anzitutto un regolamento del verde pubblico e privato, perché senza questa base non si va da nessuna parte», mentre il presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte Giuseppe Bombino ha esordito con una digressione filosofica sul concetto di natura «Intimamente legato – ha detto – a quello di bellezza, che nella nostra terra è segno di civiltà e va oltre alla semplice valenza ornamentale, perché il verde rappresenta soprattuto la protezione finalizzata alla sicurezza idraulica del territorio», aggiungendo che «E’ auspicabile quanto detto da Arturo Rocca a proposito dell’estensione della zona del Parco d’Aspromonte».
Lo storico dirigente del Pci Nicola Limoncino ha invitato tutti alla mobilitazione generale a difesa dell’ambiente, mentre toni da consiglio comunale hanno caratterizzato l’intervento dell’ex consigliere di amministrazione del consorzio di bonifica Cecè Carnà, che ha ricordato che «Il commissariamento del consorzio di bonifica ha preso le mosse da una mia denuncia», puntando altresì l’indice contro il Comune «Che – ha detto – mostra di non avere la volontà politica di combattere l’evasione di chi non si dota dei mastelli e abbandona i rifiuti per strada. Viene quasi da rimpiangere – ha detto, in maniera chiaramente provocatoria – quelle vecchie amministrazioni che, quando si segnalavano i disservizi intervenivano, seppur in ossequio alla logica dei comparaggi».
Pronta la replica dell’assessore Bianca Gerace, che ha ricordato che «Alla base di qualche inefficienza c’è solo la mancanza di risorse economiche e umane», ricordando come martedì 21 novembre, si procederà alla piantumazione di alcuni alberi nelle scuole delle contrade Mirto e Donisi.
Prima delle conclusioni del segretario Sandro Siciliano, il capogruppo in consiglio comunale Totò Sgambelluri ha ricordato che «Grazie all’impegno del mio partito il civico consesso ha votato contro il biodigestore e contro l’installazione di industrie chimiche a Siderno, e ora mi auguro che venga ritirata quella delibera che prevede il taglio di 17 alberi di eucalipto nella zona dell’ex ospedale».
il fotoservizio a cura del nostro Enzo Lacopo e il video con le immagini salienti della manifestazione.