di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un sit-in di protesta nel luogo che ospita l’impianto di separazione dei rifiuti dalle 8 alle 10 di dopodomani, mercoledì 6 agosto, per protestare contro i miasmi insopportabili che da diverso tempo si diffondono nel raggio di diversi chilometri. E’ quanto ha deciso di sostenere il comitato “Riviera Pulita”, riunitosi questa sera nella sala riunioni dell’hotel President.
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Il leit motiv dell’incontro di stasera è stato quello noto da tempo: cittadini esasperati per la puzza insopportabile che costringe a restare chiusi in casa quelli che abitano nei paraggi dell’impianto di separazione e stoccaggio provvisorio dei rifiuti. Famiglie intere che soffrono da mesi e che ora non ne possono più, con alcuni cittadini che già risentono degli effetti negativi del cattivo odore e che si sono organizzati in comitato per far sentire meglio la propria voce.
Il comitato si sta muovendo su un duplice binario: da un lato le azioni legali condotte per il tramite dell’avvocato Vincenzo Bruzzese, scelto come legale del comitato, e azioni di protesta eclatanti per sensibilizzare le autorità competenti verso la soluzione di un’annosa problematica che non può più essere rinviata.
Molti gli interventi che si sono registrati, con l’avvocato Bruzzese che ha ribadito che sul piano legale si andrà avanti, ma che nel contempo ha posto l’accento sulla necessità di proseguire nella linea di dialogo e collaborazione aperta con la triade commissariale al governo della città, «perchè – ha spiegato Bruzzese – grazie ai commissari siamo riusciti a ottenere un’interlocuzione con la Regione Calabria e tutti i soggetti coinvolti nella gestione del trattamento di separazione dei rifiuti. I commissari sono con noi – ha ribadito l’avvocato – e non possiamo abbassare la guardia ma serve rimanere uniti per la risoluzione del problema, e anche in vista delle elezioni amministrative che verranno – ha concluso – bisognerebbe rimanere tutti uniti, superando le divisioni partitiche e guardando solo all’interesse del paese».
Bruzzese ha altresì risposto ad alcune critiche esternate sui social network, da parte di chi lo accusava di essersi accorto solo ora del problema tacendo durante gli anni in cui è stato difensore civico del Comune. «A chi dice queste cose – ha detto Bruzzese – voglio ricordare che pochi giorni dopo la mia nomina a difensore civico feci le prime azioni a tutela dei cittadini, come dimostra la documentazione che conservo in copia nel mio studio».
E se il presidente della Consulta delle associazioni Mario Diano ha detto che «insieme ai rappresentanti dei commercianti, degli operatori turistici e della pro loco abbiamo diffidato la Regione che è titolare dell’impianto di separazione, dichiarandoci pronti a chiedere il risarcimento dei danni subiti, visto che anche molti clienti del nostro albergo si lamentano non per i servizi che invece offriamo regolarmente ma per la puzza di rifiuti», molti cittadini sono intervenuti, tra le rimostranze – piuttosto vivaci – dei residenti e il piano dei molti bambini presenti.
Ora, dunque, è alle viste la manifestazione di protesta di mercoledì mattina, che giunge dopo il sopralluogo di stamattina compiuto sull’impianto di contrada San Leo dai tecnici della Regione, il Comune di Siderno, rappresentato dal geometra Zannini, dal responsabile della società privata che gestisce l’impianto (Ecologia Oggi), ovvero l’ingegner Giardello, accompagnato dal capo impianto Fruci, e dal comitato “Riviera Pulita” che ha fortemente voluto il sopralluogo, rappresentato dalle signore Antonella Simone e Simona Vitale, oltre che dall’avvocato Bruzzese che ha riassunto in maniera efficace le problematiche connesse alla gestione corrente dell’impianto.
I tecnici della Regione, dal canto loro, hanno ricordato quanto fatto di recente, ovvero il ripristino del sistema di areazione aia di maturazione e camera di calma, l’adeguamento a seguito dei controlli del materiale cippato (biofiltro) e il ripristino di tutte le porte a impacchettamento rapido delle diverse aree dell’impianto.
Gli stessi tecnici della Regione hanno già manifestato la necessità di richiedere all’Arpacal il monitoraggio ed il campionamento dell’aria nelle zone limitrofe all’impianto, al fine di compiere uno studio d’impatto olfattivo, anche se, a detta loro, gli odori particolarmente forti si sentono solo nella zona posta in prossimità della camera di calma.
I rappresentanti di Ecologia Oggi hanno detto che nei prossimi giorni verranno effettuate delle misurazioni delle portate aspirate dai diversi edifici, mentre tutti hanno rilevato come il transito nel centro abitato dei mezzi che trasportano i rifiuti da conferire all’impianto finisca per amplificare la sensazione di cattivo odore, nonostante l’ordinanza comunale che sancisce il divieto di transito di tali mezzi nel centro abitato e lo stesso Comune, attraverso l’ingegner Errigo, si è già espresso sulla possibilità di realizzare un percorso alternativo per i mezzi che trasportano i rifiuti, in modo da non farli passare per i centri abitati.
Quanto è emerso nel corso del sopralluogo, però, non è sufficiente per i cittadini, che mercoledì mattina protesteranno sul sito, lanciando altresì un appello a tutti affinché ci sia una massiccia partecipazione alla manifestazione indetta per mercoledì mattina.