di Gianluca Albanese
SIDERNO – Ha onorato la divisa e il suo ruolo per quasi 40 anni, con senso del dovere, spirito di servizio, abnegazione e quell’umanità che ne ha sempre costituito il tratto distintivo.
Da ieri, l’agente di Polizia Municipale Michele Galluzzo è in pensione.
La Città di Siderno ha inteso tributargli un abbraccio ideale attraverso una partecipatissima cerimonia che ha avuto luogo nella sala delle adunanze del palazzo municipale, alla quale hanno preso parte i dipendenti comunali.
Per un curioso scherzo del destino, l’ultimo giorno di servizio è coinciso col compimento del suo 67° compleanno. Michele, infatti, è nato il 30 giugno del 1954 e la sua assunzione al Comune di Siderno risale al I ottobre del 1983 quando entrò come custode della casa mandamentale. In precedenza aveva lavorato come custode del glorioso Tennis Club e con una ditta privata che svolgeva servizi per l’ufficio postale.
Nel 1991 il passaggio alla Polizia Municipale, laddove, dopo 5 anni diviene “vigile accertatore”, collaboratore dei Servizi Sociali, dell’ufficio veterinario e responsabile servizio disinfestazione del territorio, addetto a controllo edilizio, referente Istat per indagini statistiche e punto di riferimento per gli organi istituzionali.
E’ vicepresidente del comiato comprensoriale dell’IPA (Associazione Internazionale di Polizia).
Molti gli attestati di stima e riconoscimenti professionali: dall’Ente regionale per il diritto allo studio nel 1997, per l’assegnazione di 50 alloggi popolari dalla commissione presieduta dal magistrato Salvatore Boemi, fino alla gratitudine manifestata dai familiari di una signora che in pieno lockdown dello scorso anno non dava notizie di sé ed è stata trovata in stato di denutrizione organica e salvata proprio da Michele Galluzzo.
Tornando alla cerimonia di ieri, la sala delle adunanze era addobbata a testa, con tutti i copricapo indossati da Michele nella sua carriera, compreso un casco che testimonia un’esperienza londinese.
Tra i momenti più toccanti della manifestazione la lettera scritta e letta dalla moglie Giuliana, anch’ella dipendente comunale che ha strappato qualche lacrimuccia ai presenti, Michele compreso.
Da oggi in poi percorrerà le strade della sua città da semplice cittadino. Ma siamo certi che non farà mai mancare il proprio aiuto e sostegno a chiunque glielo chiederà. Perché Michele è fatto così: un buono e un generoso cui la Città di Siderno è grata.