di Gianluca Albanese
SIDERNO – Il sindaco Pietro Fuda lo aveva annunciato mesi fa nel corso di una manifestazione pubblica; ora, la giunta ha deliberato l’intenzione di avviare un’azione risarcitoria nei confronti del Ministero dell’interno e della Commissione Prefettizia a guida Taricone, che ha amministrato il Comune dal 18 aprile 2013 al 31 maggio 2015.
La ratio della decisione di chiamare ai danni il Viminale e i Commissari Prefettizi, consiste nei contestati «danni economici di rilievo documentatamente sostenuti» che sarebbero, secondo l’attuale esecutivo «Conseguenza immediata e diretta sia di una gestione negligente e imprudente» da parte della Commissione Straordinaria dell’epoca, sia della «mancata attivazione, da parte del Ministero dell’INterno, degli ordinari posteri di controllo del loro operato, anche attraverso il comitato di sostegno e di monitoraggio dell’azione delle commissioni straordinarie, per come previsto dall’articolo 144 del Testo Unico sugli Enti Locali».
L’azione del Comune di Siderno è stata corroborata da un parere pro veritate emesso dall’avvocato Crescenzo Santuori, al quale stata affidata la pratica, per una spesa complessiva di quasi trentamila euro.
Tra i principali addebiti mossi alla commissione straordinaria degli anni 2013-2015, l’aver inutilmente attivato uno strumento di indebitamento milionario del tutto incompatibile con lo stato di dissesto, l’aver fatto lievitare gli interessi passivi su mutui a carico del Comune ignorando l’insieme degli atti contabili e le relazioni che già evidenziavano il precedente stato di pre-dissesto, l’aver impedito un risparmio per le casse dell’Ente di procedere a transazioni sulla pretese dei creditori al 50% invece che al 100%, il non aver verificato la consistenza, la fondatezza e l’origine die crediti pagati con anticipazione di liquidità, in particolare per i crediti vantati da Sorical (€ 3.264.165,00) e Regione Calabria (€ 1.764.226,18) che sarebbero poi stati abbattuti del 50% a seguito delle delibera di giunta numero 227 del 17 settembre 2015.