di Gianluca Albanese
SIDERNO – Tre nomi di livello; tre funzionari nominati dalla Prefettura di Reggio Calabria per reggere l’amministrazione comunale di Siderno dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, deciso dal Consiglio dei Ministri mercoledì scorso. La triade commissariale sarà composta, dunque, dal vice capo di gabinetto della Prefettura di Catanzaro Eugenio Pitaro, dal funzionario economico finanziario della commissione straordinaria che sta reggendo il Comune di Careri Maria Cacciola e dal prefetto vicario della Prefettura di Viterbo Francesco Tarricone.
I tre dovrebbero giungere a Siderno, come anticipato giovedì da Lente Locale, a metà settimana. Va via, dunque, il commissario straordinario Luca Rotondi, che ha retto le sorti del Comune dalle dimissioni dell’ex sindaco Riccardo Ritorto fino ad oggi. Nove mesi di gestione, quella del commissario gentiluomo, caratterizzata da oculatezza nelle scelte economiche, con tagli di numerose spese inutili che chi scrive segnalò in tempi non sospetti (stigmatizzando il silenzio della maggioranza consiliare e dell’opposizione di allora), emissione di numerosi regolamenti e strumenti normativi tali da agevolare il lavoro di chi verrà, razionalizzazione del funzionamento della macchina amministrativa, dialogo costante con le associazioni e grande, infinita capacità di ascolto. Rotondi ha sempre accolto e ascoltato tutti, anche e soprattutto fuori dall’orario di ricevimento dei cittadini. E a tutti, agli abitanti alle prese con problemi seri e in cerca di una mano d’aiuto, così come ai politicanti paesani a caccia di facile consenso e inclini alle speculazione politica, Rotondi ha detto le cose come stanno. Senza giri di parole, senza infingimenti. Per questo, i sidernesi di buonsenso lo ricorderanno con affetto. E un giorno lo ringrazieranno per aver tracciato la strada della rinascita amministrativa di questa cittadina. Toccherà a chi sarà eletto tra due anni fare tesoro del suo lavoro.