di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Dopo l’approvazioni dei verbali delle sedute precedenti, in consiglio comunale si sono susseguiti abbastanza celermente gli altri sette punti all’ordine del giorno.
Sul secondo punto: “lavori di riqualificazione aree periferiche e costruzione piazzetta in località Mirto. Approvazione definitiva della variante parziale al PRG e dichiarazione di efficacia della delibera del Consiglio Comunale n. 39 del 3 novembre 2015 con apposizione del vincolo preordinato dell’esproprio; sul terzo punto: “lavori di sistemazione a verde pubblico attrezzato in Contrada Donisi. Approvazione definitiva della variante parziale al PRG e e dichiarazione di efficacia della delibera del Consiglio Comunale n. 40 del 3 novembre 2015 con apposizione del vincolo preordinato dell’esproprio” e sul quarto: “lavori di completamento dell’anfiteatro di Siderno. Approvazione definitiva della variante parziale al PRG e dichiarazione di efficacia della delibera del Consiglio Comunale n. 42 del 3 novembre 2015 con apposizione del vincolo preordinato dell’esproprio”, si è dovuto procedere in assise, così come spiegato dal primo cittadino, Pietro Fuda, ad adempiere ad una questione procedurale, prendendo atto della delibera regionale per disporne l’efficacia.
Tre punti approvati con l’astensione del consigliere di minoranza Pietro Sgarlato, il quale ha esposto i suoi dubbi sul riproporre in consiglio comunale sempre gli stessi progetti e chiedendo, per i prossimi che si approveranno nel corso delle sedute, di apporre la firma di tutti i votanti a scanso di variazioni in corso d’opera. Richiesta accolta anche dal sindaco.
I lavori sono andati avanti con il quinto punto all’ordine del giorno, relativo alla modifica al regolamento per l’Istituzione dei Comitati di Quartiere approvato con DCC n. 29 del 28 agosto 2015. Sull’argomento esposto dal consigliere Giuseppe Oppedisano, la discussione si è dilungata sulla variazione alla percentuale per considerare valida l’elezione dei componenti i comitati di quartiere, da 20 a 10. Diminuzione della percentuale voluta in commissione, così come ricordato in sala, anche dal segretario del circolo citatdino PD, Maria Teresa Fragomeni, oggi assente. Variazione considerata poco opportuna da Carlo Fuda, anche egli esponente PD che, al momento dell’approvazione del punto, ha comunque votato in modo favorevole. Argomento sul quale il consigliere Sgarlato ha evidenziato la sua convinzione di continuare a perdere fin troppo tempo a discapito delle questioni serie.
Convinzione la sua, amplificatesi nel momento in cui l’assessore Bianca Gerace, prendendo la parola, ha chiesto il ritiro del sesto punto: “regolamento per la Disciplina delle Alienazioni del Patrimonio Immobiliare”, per necessarie integrazioni da apportare al documento.
Sul settimo punto: “23.12.2014 n. 190, commi 611 ss. – Piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute – Decreto sindacale n. 7 del 31 marzo 2016 – Relazione sui risultati conseguiti – Presa d’atto e determinazioni” ha relazionato l’assessore al bilancio Gianni Lanzafame, il quale molto sinteticamente ha parlato di questa relazione del sindaco trasmessa alla Corte dei Conti entro il termine del 31 marzo. Un passaggio in consiglio comunale neanche dovuto, ma voluto per portare a conoscenza tutti ciò che si è deciso: mantenimento delle quote in Asmet, Consorzio di funzione Locride Ambiente e Locride Ambiente Spa e la dismissione di quelle nelle società partecipate Prometeo e Locride sviluppo.
Relazione per la quale il consigliere Sgarlato ha chiesto le motivazione che hanno portato a queste scelte, per lui poco opportune, ricordando ai presenti anche «l’evidente conflitto di interesse con un componente della giunta e la Locride Ambiente Spa», riferendosi anche a chi andrà a fornire il servizio della raccolta differenziata. Questione sulla quale ha risposto il sindaco Fuda. «Per quanto riguarda il conflitto di interessi noi non abbiamo avuto ancora comunicazione di chi ha vinto il bando per la differenziata. E, nella convinzione che tutto cambierà con l’Ato, il Consorzio Locride Ambiente è stato fino ad ora attrattore di finanziamenti di cui Siderno non ha potuto in alcun modo prendere parte».
Sulla questione è intervenuto anche il segretario generale, Umberto Nucara, il quale ha ricordato «la frettolosa delibera della Commissione straordinaria per la dismissione di tutto, ma alla quale non è seguito nulla. La cosa più incredibile è che in quell’atto deliberativo si usi il condizionale».
Archiviato anche il settimo punto il presidente dell’assise, Paolo Fragomeni, ha proclamato la chiusura della seduta, alla quale si è opposto Pietro Sgarlato chiedendo di ottenere risposta alla sua interrogazione con risposta orale in consiglio comunale al sindaco Pietro Fuda, in riferimento a “Notizie sul ricorso per decreto ingiuntivo Comune di Siderno c/ Comune di Locri (credito impianto di depurazione)”.
Sindaco e presidente del consiglio hanno risposto che, in quanto argomento delicato sarà oggetto di risposta orale nel prossimo consiglio comunale previsto per il 28 aprile.