di Gianluca Albanese
SIDERNO – Prove tecniche di unificazione. L’associazione commercianti e gli Imprenditori Sidernesi hanno aderito all’odierna manifestazione indetta da Confesercenti Reggio Calabria dal titolo “Spegni le luci. Accendi i tuoi diritti” nel corso della quale, alle ore 19, le aziende del territorio spegneranno per 10 minuti le luci delle insegne e delle vetrine delle proprie attività per evidenziare l’estremo disagio che in questo momento stanno vivendo, dovuto alla profonda crisi generata dall’emergenza pandemica.
Si tratta della prima uscita ufficiale in maniera congiunta, per due sodalizi che per ora mantengono due direttivi distinti e separati ma da tempo hanno avviato un dialogo per coltivare e avviare prospettive di fusione, al fine di fare sentire meglio la voce delle categorie commerciali e produttive che da sempre costituiscono il tessuto economico di una città che dal XIX secolo è nota per la sua vocazione commerciale e che costituisce da sempre il motore economico della Locride.
E se la piattaforma della manifestazione di oggi (nel corso della quale le sigle aderenti consegneranno al Prefetto di Reggio Calabria alcune proposte tese a ottenere soluzioni pratiche e concrete agli enormi problemi che i commercianti stanno affrontando in questo difficile momento) tocca i temi della questione tributaria, del caro bollette, del sostegno all’occupazione della proroga alla Cassa Integrazione e della moratoria di prestiti e mutui, è innegabile come la pandemia da Covid-19 abbia inciso negativamente su un tessuto economico che non è più quello di qualche lustro fa. In particolare sul Corso della Repubblica, vero e proprio salotto buono della città, in cui da qualche anno si assiste al triste scenario dei tanti locali sfitti, dopo la chiusura delle attività commerciali. La realizzazione di un centro commerciale nella periferia Nord prima, e la crescita esponenziale del commercio on line poi, hanno dato una vera e propria mazzata ai commercianti del Corso e a quelli del centro cittadino in generale, ancora prima che scoppiasse la pandemia che per alcuni è stata una vera e propria pietra tombale sui cosiddetti negozi di prossimità.
La sensazione diffusa è che serva una svolta che faccia sentire al popolo delle partite Iva il senso di quella sbandierata ripartenza dopo il Covid, più volte annunciata dal mondo politico nazionale. Specie a Siderno, laddove si è sempre vissuto d’impresa e di commercio e poco, pochissimo, di impiego pubblico e dove commercianti e imprenditori stanno pensando a unirsi in una sola associazione per fare sentire ancora più forte la propria voce.
Alla manifestazione di oggi, hanno aderito, tra gli altri, l’Associazione Provinciale Piccole e Medie imprese, Confagricoltura Reggio Calabria e Conpait, Confederazione Pasticceri d’Italia e anche l’Ascoa, il sindacato datoriale fondato dal compianto Franco Mammoliti, con sede principale a Locri, ma che da anni ha aperto un proprio ufficio a Siderno.