(Foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – «Non ho mai venduto fumo, l’impegno che assumo è quello di lavorare per abbattere l’isolamento in cui la Locride si trova». Con queste parole Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, candidato al governo della Regione Calabria, ha avviato dalla Locride la sua campagna elettorale.
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Dopo un sentito minuto di silenzio chiesto dal moderatore dell’incontro, il giornalista Pino Albanese, per la scomparsa di Antonio Romeo, “Enzino”, uomo politico di centrosinistra, simbolo per Siderno di una politica pulita, si sono avviati i lavori dell’iniziativa alla Libreria Mondadori, sul tema “La Locride nella nuova Calabria”.
Argomento introdotto dal segretario del Circolo cittadino del PD, Mariateresa Fragomeni, la quale, sottolineando la necessità di allontanarsi da tutto ciò che ha caratterizzato questi anni di governo di centrodestra, tra tutti il “modello Reggio”, a Mario Oliverio ha chiesto impegno personale per la Locride, per ottenere quello che al territorio spetta, quello che in tanti anni è stato promesso, ma mai ottenuto.
A farle eco Sebi Romeo il quale ha chiesto per questo territorio con tante potenzialità dove, a creare tutte le difficoltà incancrenite dal tempo, non è stato solo il problema della criminalità, ma errori politici a tutti i livelli, un patto con Oliverio per il riscatto della Locride con tutti i gap che ormai la caratterizza.
«Lo Stato deve tornare ad investire con un nuovo ciclo di opere pubbliche altrimenti consegneremo il territorio alla criminalità in modo consapevole. Costruire il cambiamento partendo dal basso, non hai un compito facile, ma con la tua esperienza e con un largo governo dei territori – ha affermato Romeo – si otterrà per la Calabria il rilancio. Pensare ad una larga coalizione guardando con coraggio a chi ha capito di aver sbagliato votando centrodestra nel 2012. Ma cambiamento significa trasparenza e il blocco delle lobby che hanno governato fino ad ora. Un impegno questo verso i e le calabresi».
Nell’esprimere tutta la soddisfazione per come si sono svolte le primarie, “primarie vere dietro quelle cifre ci sono persone e non candidature calate dall’alto”, Mario Oliverio ha raccontato della telefonata del Premier Matteo Renzi, con il quale si incontrerà per porre alla sua attenzione i problemi cruciali della Calabria, assumendosi ognuno la propria responsabilità, senza nascondersi dietro i commissariamenti. Ha ringraziato Callipo e Speranza, gli altri candidati alle primarie, che la stessa sera hanno sentito il bisogno di esprimere augurio e soddisfazione, confermando di essere da quel momento una forza coesa.
«Noi garantiremo un governo regionale con le carte in regola, affinché non si verifichi mai più quello che è accaduto fino ad ora, con le tante inadempienze che hanno portato a tutto questo. Noi avremo le carte in regola, ripartendo dalle macerie che la destra lascia come eredità. Chiederemo di essere rispettati, ma su proposte e non piagnistei. Chiederemo di dialogare e essere considerati alla pari degli altri territori. La Calabria è l’ultima regione di Italia per molti aspetti, i fondi comunitari che non vengono utilizzati come si dovrebbe. Il mio primo impegno è di utilizzarli per creare lavoro e sviluppo e sarà la prima questione che affronteremo. Troppe le giustificazioni per un’assenza di governo in tutti i campi».
Oliverio si è soffermato su tutti i settori, dalla sanità ai rifiuti, dai beni culturali al turismo, alle infrastrutture, ricordando che dal giorno successivo alle elezioni chiederà la chiusura dei commissariamenti.
«Si deve governare e non nascondersi dietro le paratie dei commissariamenti che non producono governo dei processi e a pagare sono sempre i calabresi. Una pagina che con determinazione deve essere chiusa». Ha garantito che lavorerà per fare della Regione uno strumento agile con lo snellimento delle procedure per sburocratizzare tutto il sistema che dovrà essere regolato e trasparente, premiando il merito.
«La Locride è la contraddizione di questa terra grandi potenzialità di territorio e umano e nel contempo una situazione di maggiore sofferenza rispetto al resto della Regione. Io lavorerò perché questo cambi, in sintonia costante con i territori anche dopo il periodo elettorale. La Locride è una risorsa per la Calabria».