DALL’EX VICESINDACO ED EX ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI SIDERNO PIETRO SGARLATO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
La Giunta guidata dal sindaco Riccardo Ritorto è stata nominata in data 31/05/2011 rimanendo in carica fino al mese di giugno 2012. In data 28/06/2011, a soli 28 giorni dall’insediamento della nuova amministrazione, il Consiglio Comunale approvava il Bilancio di Previsione esercizio finanziario 2011 e il Bilancio pluriennale 2011/2013.
Il bilancio portato all’approvazione del Consiglio Comunale rispecchiava totalmente e integralmente lo schema di Bilancio approvato con i poteri della Giunta dal Commissario Straordinario Scialla in data 06/05/2011. In data 29/09/2011 il Consiglio Comunale approvava il rendiconto di gestione esercizio finanziario 2010. Il periodo oggetto del rendiconto è riferito alla gestione del Commissario Prefettizio che ha avuto termine nel mese di maggio 2011.
La commissione di indagine ha sostenuto che il settore economico-finanziario del Comune fosse caratterizzato da “diffuse irregolarità” ponendo in evidenza l’iscrizione in bilancio di consistenti “residui attivi di origine vetusta e di dubbia esigibilità”.
I residui attivi riportati nel rendiconto 2010 si riferiscono naturalmente alle precedenti amministrazioni, almeno degli ultimi vent’anni, e trattandosi di dati a consuntivo, quantificati e definiti al momento dell’insediamento dell’amministrazione Ritorto, non potevano certo essere oggetto di ulteriori modifiche.
Subito dopo l’approvazione del Rendiconto 2010 l’amministrazione di concerto con il responsabile dell’Unità Operativa economico-finanziaria ha iniziato un lavoro straordinario di riaccertamento dei residui attivi e passivi i cui risultati si sarebbero dovuti vedere con l’approvazione del Rendiconto relativo all’esercizio 2011. Il lavoro iniziato è stato completato durante la gestione del Commissario Straordinario Rotondi i cui risultati si sono concretizzati con la determina n. 1130 del 30/10/2012 con la quale sono stati riconosciuti Minori Residui Attivi per complessivi € 11.473.574,87 e Minori Residui Passivi per complessivi € 9.293.120,25.
Nella peggiore delle ipotesi la situazione economico-finanziaria dell’Ente, così come evidenziata nella relazione d’indagine, avrebbe potuto portare alla dichiarazione di dissesto finanziario del Comune di Siderno e non certo allo scioglimento per infiltrazioni mafiose.
In data 31/10/2012 il Commissario Prefettizio con delibera n. 148 approvava il rendiconto di gestione esercizio finanziario 2011 con un disavanzo di amministrazione pari a € – 1.130.749,37. A tale risultato si era giunti appunto perché il bilancio era stato purificato da tutti quei “residui attivi di origine vetusta e di dubbia esigibilità”. Pertanto il Commissario Prefettizio ha ritenuto che non ci fossero neanche i presupposti per la dichiarazione del dissesto finanziario.
Nella relazione viene inoltre evidenziato che per “gli esercizi finanziari relativi al periodo 2006-2011”, si sono riscontrati notevoli ritardi nella riscossione della tassa sui rifiuti e dell’imposta comunale degli immobili. L’amministrazione sin dal suo insediamento (giugno 2011) si è attivata per sollecitare la riscossione di tutti i tributi comunali riuscendo ad ottenere buoni risultati.
Secondo la relazione è risultata carente anche l’attività di riscossione relativa alle “violazioni del codice della strada”. A seguito di formale richiesta da parte dell’assessorato al bilancio il Comandante dei Vigili Urbani ha presentato una relazione dettagliata relativa al periodo dal 27/06/2011 al 30/11/2011 dalle quale emergeva che erano stati contestati n. 2100 verbali al CDS, che avevano prodotto un incasso diretto presso l’ufficio di polizia municipale di € 23.534,00 e un incasso sul c.c.p. intestato al comando di circa € 50.000,00.
Infatti dal verbale di verifica straordinaria di cassa, avvenuta in data 26/05/2011 al momento dell’insediamento della nuova amministrazione, risultava che il conto tenuto presso la tesoreria del Comune avesse un saldo pari ad euro 364.420,93.
Dal verbale effettuato in data 02/07/2012 a seguito delle dimissioni del sindaco lo stesso conto presentava un saldo pari ad euro 1.712.048,22.
Sembra paradossale poter valutare l’incisività nella riscossione o la lotta all’evasione tributaria di una amministrazione prendendo in considerazione un periodo temporale che va dal 2006 al 2011, dimenticando che solo gli ultimi sei mesi ricadono nella competenza dell’amministrazione oggetto di scioglimento.
Se fossero queste le motivazioni da porre alla base degli scioglimenti per infiltrazioni mafiose, posso tranquillamente affermare che andrebbero sciolti almeno il 90% degli Enti Locali Italiani.
A conferma di ciò basta ricordare il decreto del Ministero dell’Interno dell’11/01/2013 denominato “Accesso al fondo di rotazione per assicurare la stabilità Finanziaria degli Enti Locali”.
Possono chiedere l’accesso al Fondo di rotazione i comuni, le province e le citta’ metropolitane che hanno deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. A tale procedura ha fatto domanda di accesso la maggioranza dei comuni Italiani sia di piccole che grandi dimensioni. Anche il Comune di Siderno ha fatto richiesta di accesso ed è stato ammesso ottenendo un finanziamento di circa 9 milioni di euro.
Da quanto sopra riportato si evince che il Comune di Siderno pur trovandosi in una situazione economico-finanziaria difficile con gli opportuni interventi potrà sicuramente risanare il bilancio comunale.
Alla luce di questi risultati si può affermare che i presupposti relativi al bilancio, individuati nella relazione che hanno portato al decreto di scioglimento, non sono tali da poter supportare una decisione così drastica e pesante per il Comune di Siderno.
Dott. Pietro Sgarlato
Ex Assessore al Bilancio