di Gianluca Albanese
SIDERNO – Cosa cambia per il Piano Spiaggia di Siderno dopo che il Tar (sezione staccata di Reggio Calabria) ha accolto i ricorsi dei titolari di quattro stabilimenti balneari che contestavano la riduzione (disposta dal Comune nel biennio precedente) della superficie dei lotti demaniali affidati in concessione? È presto per dirlo.
Il ponte del 25 Aprile, infatti, ha impedito all’amministrazione comunale un’approfondita analisi della decisione della Giustizia Amministrativa e, di conseguenza, la questione verrà affrontata a partire da oggi non prima della necessaria consultazione del collegio degli avvocati dell’ente.
La Giunta, in teoria, potrebbe decidere il ricorso al Consiglio di Stato, ma bisognerà valutare i pro e i contro di un’azione che prende le mosse da uno strumento urbanistico adottato dall’allora Commissione Straordinaria nel 2020. L’impressione, infatti, è che l’impianto del Piano Spiaggia sia rimasto indenne e che ciò che riguarda la metratura dell’area destinata agli ombrelloni e la percentuale di spiaggia libera da garantire nella zona possano non costituire una questione dirimente, specie alla vigilia dell’apertura della stagione balneare, col quadro che potrebbe rimanere inalterato.
La stessa sindaca Mariateresa Fragomeni ha avuto modo di ringraziare per il lavoro svolto il Contrammiraglio Luigi Minnici (consulente dell’amministrazione comunale da oltre un anno in qualità di esperto di questioni di natura balneare-marittima) “grazie al quale – ha detto – contiamo di fare installare gli stabilimenti balneari già dal I maggio, allungando sensibilmente la durata della stagione e superando gli atavici ritardi nell’inizio della stessa”. Dunque, l’orientamento sembra quello di premere l’acceleratore sull’avvio della stagione balneare, con l’auspicio che possa arrivare la terza Bandiera Blu della Fee consecutiva.
Tornando al ricorso al Tar dei quattro operatori balneari operanti nella zona centrale nel litorale sidernese, va ricordato che a giugno 2021 lo stesso Giudice Amministrativo aveva accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento comunale di adeguamento alle prescrizioni del nuovo Piano Spiaggia Comunale, dando la stura a un braccio di ferro con l’allora Commissione Straordinaria che, praticamente in tempo reale, il 24 dello stesso mese aveva deciso l’immediato reclamo al Consiglio di Stato avverso le ordinanze cautelari di sospensiva.
Questo non ha impedito il normale svolgimento della stagione balneare, visto che proprio il Tar ha valutato che l’applicazione delle prescrizioni previste dal nuovo Piano Spiaggia già a decorrere dall’estate 2021 avrebbe potuto arrecare un pregiudizio grave e irreparabile a carico dei quattro gestori ricorrenti.
Gli allora Commissari, dal canto loro, avevano motivato la scelta di opporsi alla sospensione cautelare del provvedimento, disposta dal Tar, come un atto dovuto nei confronti dei gestori degli altri stabilimenti balneari che si adeguarono al Piano Spiaggia senza opporsi alla delibera di approvazione.
Oggi, dopo l’elezione della nuova amministrazione, sembra si voglia voltare pagina e appare improbabile che chi è stato eletto con un largo consenso possa ricorrere al Consiglio di Stato contro una decisione del Tar che premia le ragioni di alcuni storici titolari di concessioni demaniali marittime.