di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Più che una conferenza stampa, nella sala del consiglio comunale, così come sottolineato dal moderatore, il giornalista Pietro Melia, si è assistito all’avvio ufficiale della campagna elettorale per il candidato alla carica di sindaco, Pietro Fuda.
{loadposition articolointerno, rounded}
Con lui a presentarsi ai cittadini, Mimmo Panetta, ex sindaco di Siderno per due consiliature, Mario Melfi, segretario regionale di Sel e il consigliere regionale Gianni Nucera.
Panetta, aprendo i lavori, ha spiegato a quanti hanno riempito la sala consiliare, che la loro decisione di mettersi in campo è frutto della voglia di lavorare per la rinascita di Siderno. Non una scelta frettolosa, ma al contrario attentamente ponderata. «Noi non possiamo più tergiversare, dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire, prima di tutto dalla politica, che deve progettare il futuro di questa città per traghettarla dalla melma in cui si trova e farla nuovamente risplendere. Tutto questo con il fondamentale aiuto della comunità, per formare una nuova classe dirigente e non semplicemente giovani mandati allo sbaraglio. La discesa in campo di Fuda apre queste speranze».
E, come in più passaggi nel corso della conferenza, Panetta si è soffermato sulla questione calda di questi giorni, sulla scelta o meno di fare le primarie. «Abbiamo bisogno di una figura che guida questo processo di rinnovamento, ma noi non siamo contro le primarie. Il messaggio politico di speranza sarebbe già fortissimo, ma se si decide di fare le primarie le faremo. Il binomio Panetta – Fuda dà fastidio a chi non vuole che la città rinasca. La candidatura di Fuda è solo per il bene di Siderno e io mi sento in grado di dare un contributo a questa terra».
Tutti punti confermati dal senatore Fuda il quale ha parlato dei motivi che l’hanno portato a dare la propria disponibilità alla candidatura. Candidatura a sindaco per una cittadina con un passato importante. Candidatura per lo scranno più alto per far sì che Siderno possa riappropriarsi di quei valori che hanno fatto tanto splendere la città. Tutto ciò con la consapevolezza di avere alle spalle una coalizione solida perché i problemi di Siderno devono con forza essere discussi a più livelli, regionale, ma anche nazionale.
Fuda chiaramente si è concentrato sulle questioni più urgenti, lungomare, strada statale 106, sanità, emergenza rifiuti, diga, continuando con tutto quello che sarà necessario mettere in campo per accelerare i processi amministrativi, fin troppo farraginosi e ancora le risorse comunitarie, ancora poco sfruttate e la questione, ancora tutta da valutare, della Città metropolitana con tutto quello ad essa connesso, dai trasporti allo sviluppo locale e provinciale.
Una candidatura appoggiata appieno da Sel, così come emerso dalle parole del segretario regionale, Mario Melfi, dettosi certo della valenza umana e professionale del senatore Fuda, «persona che può risolvere i problemi di Siderno e dell’area ionica del reggino», non dimenticando di ringraziare i sidernesi per l’importante appoggio elettorale a Panetta e al consigliere Nucera.
«Non vogliamo chiudere al Pd – ha ribadito Melfi – se ci saranno le primarie, possibilità che noi abbiamo sempre sostenuto, il nostro uomo sarà comunque Pietro Fuda, di certo non possono essere un’istituzione propria ed esclusiva del Pd a cui si dovrà pensare anche quando i candidati del partito democratico sono sicuri e non solo quando lo stesso è in difficoltà. Tracciamo una linea comune con i partiti di centro sinistra, perché noi come Sel a Siderno non siamo fuori seminato nel sostenere la candidatura di Fuda».
Diversi gli interventi a sostegno di Fuda, chiaramente oltre l’appartenenza politica in considerazione delle presenze in sala. Voce fuori dal coro quella di Angelo Errigo il quale ha chiesto di fare una seria analisi politica, senza la quale non si potrà andare da nessuna parte. «La mancanza di politica ha portato a tutto questo. Siderno non crescerà mai perché alla città non si da identità politica. Gli errori del passato – ha ribadito Errigo – non vanno dimenticati, altrimenti parte male questa candidatura. Se non si cambia la cultura dei cittadini non si farà nulla. Non siamo riusciti a creare un’alternativa a Fuda e Panetta e nel 2015 dobbiamo ritornare a loro perché non c’è un giovane valido che possa amministrare Siderno. Fatevela anche voi questa analisi».