di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Protesta ad oltranza. Questo l’intento dei cittadini stanchi di una situazione che va avanti da ormai tre anni. Risolvere le cause del cattivo odore proveniente dall’impianto di smaltimento rifiuti sito in Contrada San Leo. Situazione che come in più occasioni ha sottolineato Maria Rosaria Tino, l’organizzatrice della protesta, come primo effetto ha quello di limitare la libertà di quanti vivono e lavorano nella zona circostante l’impianto.
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Dalle prime ore della protesta oltre al blocco dei mezzi in entrata per il cofermento si è ottenuta per le 16 di questo pomeriggio all’impianto stesso, una riunione urgente dell’Assemblea e del Comitato dei Sindaci, richiesta dal primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese, unico sindaco presente sul luogo, ai presidenti Giorgio Imperitura e Giuseppe Strangio. Sarà presente anche il Ministro, Maria Carmela Lanzetta.
Calabrese così come Giuseppe Giordano, consigliere regionale che, come anticipato, ha aderito alla manifestazione di protesta, si sono interfacciati con i rappresentanti regionali per un confronto diretto sul futuro di un impianto che, certo ha bisogno di manutenzione costante che, probabilmente solo da poco “Ecologia Oggi” sta facendo come, invece, si sarebbe dovuto fare già da tempo, ma che sicuramente ha bisogno di interventi strutturali i quali, appunto la Regione, proprietaria dello stesso può fare.
Interpellato il dirigente regionale, Bruno Gualtieri, al telefono ha confermato che si sta predisponendo il bando per individuare la ditta che procederà con questi lavori di miglioramento dell’impianto. Certo questo non significa che tutto ciò si potrà realizzare in breve tempo.
Nella mattinata sono stati interpellati i commissari straordinari ai quali è stata chiesta la presenza all’impianto per “rendere conto” di quanto fatto fin ad ora. Commissari straordinari che non hanno inteso raggiungere i cittadini dicendo che avrebbero atteso una rappresentanza in Comune. Opzione scartata fin da subito perché a chi ha deciso di scendere in strada a protestare è sembrato corretto ottenere notizie direttamente sul luogo e alla presenza di tutti gli interessati.
La triade commissariale, forse con l’intento, questo è parso, di legittimare il lavoro fatto fino ad ora, ha diramato un comunicato con il quale ha ribadito l’interessamento costante alla risoluzione della questione e come la Regione stia procedendo a risolvere il problema.
Notizie che i presenti all’impianto avrebbero voluto, almeno per una volta, apprendere direttamente dalla voce degli stessi commissari, in più occasioni chiamati dalla cittadinanza ad un incontro pubblico per interfacciarsi sui problemi, mai preso in considerazione dalla triade.
“La Commissione Straordinaria è in attesa delle rilevazioni tecniche effettuate dall’ARPACAL, chiamata ad intervenire da parte della Regione Calabria. La stessa Commissione Straordinaria – si legge nella nota – attua costantemente la mediazione di colloquio tra la Regione e la cittadinanza, facendo si che i cittadini siano costantemente informati sulle azioni operative messe in campo”. Ci si chiede se effettivamente l’Arpacal sia stata chiamata per le rilevazioni del caso e se i cittadini si sentano costantemente messi al corrente di ciò che effettivamente accade.
Come nelle migliori tradizioni sidernesi, il numero delle persone presenti sarebbe potuto essere molto superiore, ma comunque tra quanti hanno aderito per la risoluzione di un problema che ormai non coinvolge solo i residenti nella zona, ma tutta la cittadinanza, anche quella locrese, si è deciso per organizzarsi in turni, un modo che la protesta non perda di significato.