di Antonella Scabellone
SIDERNO- Ancora qualche giorno e poi sarebbe stata inaugurata. Era tutto pronto, curato nei minimi particolari: poltrone in pelle, lampadari di cristallo, tende con gli strass. Un ambiente all’americana, accogliente ed elegante, con tutti i comfort e a norma di legge. Mancava solo da appendere qualche quadro. Uno di questi, con l’immagine della Madonna di Medjugorje, Antonio Sgotto, storico imprenditore funebre sidernese, lo aveva portato neanche un mese fa dalla ex Jugoslavia, al rientro da un pellegrinaggio. Quel quadro è rimasto miracolosamente intatto nel rogo che questa notte ha distrutto la sua creatura, la “casa funeraria”.
Una moderna struttura ubicata in via Francesco Macri, nata dall’ idea dell’impresario funebre di creare un luogo di accoglienza per salme in attesa di sepoltura e per i loro familiari che spesso, specie se provenienti da altre regioni, non hanno luoghi adatti dove trascorrere le ore che precedono i riti funebri. E da quel quadro, che oggi, nella sua lucentezza spicca tra il nero del fumo che ricopre tutto, l’imprenditore sidernese vuole ripartire, sicuramente colpito per il vile attentato subito, ma non per questo scoraggiato o pronto a mollare.
L’incendio, divampato probabilmente nella tarda serata di ieri, è stato scoperto solo stamattina, quando oramai si era spento da solo, grazie alla segnalazione di un uomo che ha notato che la saracinesca posteriore dell’edificio presentava segni di sfondamento. Invero i malviventi, che hanno utilizzato per il loro scopo una tanica di benzina abbandonata poi all’interno dei locali, hanno forzato una porta che si affaccia su un cortile interno a piano terra. Le fiamme in breve tempo hanno raggiunto tutte le stanze dell’appartamento adibito a casa funeraria (tra cui due sale accoglienza, una sala esposizione fiori, una sala preparazione salma). Ingenti i danni registrati, a partire dall’impianto elettrico e da tutto il materiale contenuto nell’appartamento che è andato distrutto, tra cui oltre cinquanta poltrone, alcune delle quali ancora imballate.
Sull’incendio, di chiara matrice dolosa, di cui nessuno nelle vicinanze si sarebbe accorto, nonostante non si tratti di una zona isolata, stanno indagando i carabinieri di Siderno sotto le direttive del maresciallo Luigi Zeccardo. Non si esclude nessuna pista anche se la ditta Sgotto non sembra abbia subito di recente atti intimidatori o minacce di alcun tipo che possano far pensare ad un tentativo di estorsione. Forse la nuova Casa Funeraria poteva dare fastidio a qualcuno? Perchè i malviventi hanno deciso di colpire tra le varie attività degli Sgotto (titolari anche di un mobilificio e di un ristorante) proprio quella delle pompe funebri?Tutti interrogativi che dovranno sciogliere gli inquirenti.
Tantissimi nel frattempo gli attestati di solidarietà giunti all’imprenditore molto conosciuto e ben voluto nella sua città.
Antonio Sgotto, per quanto provato, si è detto deciso a non mollare nel suo progetto. L’inaugurazione della casa funeraria dunque è solo rimandata. Del resto, un’idea così innovativa e utile per la collettività non può fermarsi difronte alla prepotenza e all’ imbecillità dei soliti ignoti.