SIDERNO – NUOVA GIOIESE 0-1
SIDERNO: Marra 6.5, Pettinato 6.5, Romeo 6.5 (dal 39’ pt Afflitto 7), Luciano 6.5, Mascaro 6.5, Carabetta 4, Autolitano 6.5, Candido 6, Autellitano 6.5, Leone 6 (dal 27’ st Fuda sv), Fimognari 6.5 (dal 35’ st Figliomeni C. sv). In panchina: Macrì, Crupi, Figliomeni F., Telli. Allenatore: Telli (Laface squalificato) 6.5
NUOVA GIOIESE: Panuccio sv, Cosoleto 6, Cassaro 6.5, Vindigni 6, Dieni 6, Taverniti 6, Crucitti 6 (dal 35’ st Cambria sv), Lombardo 7, Pascu 6.5, Iervasi 6.5, Vita 6. In panchina: Sarica, Guerrieri, Brancati, Barilà, Spanò, Russo. Allenatore: Dal Torrione 6
ARBITRO: Degli Esposti di Bologna 7 (assistenti Chiappetta di Cosenza e Mondella di Lamezia Terme)
MARCATORE: al 45’ st Cassaro
NOTE: Espulso Carabetta (S) al 2’ pt per scorrettezze. Ammoniti Romeo (S) e Autolitano (S). Angoli 9-2 per la Nuova Gioiese. Spettatori 350 di cui una cinquantina ospiti. Recuperi: 3’ pt e 6’ st
SIDERNO – Di solito i bei film terminano con un lieto fine, dopo una pellicola intera di sofferenza. E allora, quello proiettato per oltre 90’ dal Siderno non era il solito colossal strappalacrime di gioia, ma un neorealista fatto di resistenza, valori positivi e attaccamento alla maglia, pur con una sconfitta che arriva proprio prima dei titoli di coda. Dovendo trovare una trama simile, la prima che ci viene in mente è “La vita è bella” di Benigni. Già, la vita è bella. E dovrà essere bella (e soprattutto lunga) la vita di questa squadra che ha finito la sua settimana più difficile, quella dei sette Daspo comminati (di cui tre a giocatori e uno a un dirigente) e dei dubbi sul futuro societario. Dubbi che, ad oggi, sembrano fugati in senso positivo, visto che la società si sarebbe ricompattata assicurando continuità al progetto calcistico, pur con una diversa redistribuzione dei ruoli. Resta la grande amarezza per una partita iniziata con l’abbraccio ideale dei tifosi alla squadra che ha saputo dimostrare attaccamento ai colori sociali e al tecnico Pippo Laface, destinatari di altrettanti striscioni affissi da un gruppo di tifosi che ha cominciato a incitarli già mezzora prima di scendere in campo. E allora ci voleva una bella vittoria scacciacrisi, al cospetto di una capolista piena di grandi nomi e invece no. L’andazzo è stato chiaro dall’inizio, ovvero già al 2’, quando una gomitata di Carabetta a Pascu viene punita col rosso diretto da un arbitro bolognese e inflessibile. Si gioca, dunque, in dieci contro undici i rimanenti 88’ più recupero ma, dopo un comprensibile smarrimento iniziale, è la squadra di casa a fare la partita e a concludere per prima con Leone al 9’, ottimamente servito da Autellitano, ma la palla termina di poco a lato. La reazione – si fa per dire – degli ospiti arriva al 26’, ma il sinistro di Pascu viene controllato da Marra. L’equilibrio in campo è assoluto, nonostante la superiorità numerica degli ospiti e la differenza di punti in classifica e il parziale di zero a zero a fine primo tempo ci sta tutto. Nella ripresa, invece, i viola, sospinti dal bravo Lombardo in cabina di regia, crescono col passare dei minuti, anche se le conclusioni di Pascu e Iervasi non impensieriscono più di tanto Marra che, anzi, se la cava egregiamente. Al 19’ il bomber rumeno segna, ma dopo aver commesso fallo e la rete viene annullata. Alla mezzora entra in campo anche Mario Fuda, ma il suo colpo di testa finisce a lato. Al 90’, poi, quando il Siderno stava per conquistare questo meritatissimo punto dopo un’ora e mezza di resistenza in dieci contro undici, arriva la beffa. Calcio di punizione dal settore di sinistra della tre quarti di campo ospite; il cross di Lombardo non viene intercettato da alcuno e la palla finisce sui piedi di Cassaro, che insacca in scivolata proprio sulla linea di porta. È il tripudio per i cinquanta tifosi ospiti che gongolano per l’insperata vittoria, anche se il loro tecnico Dal Torrione ammetterà, a fine gara, come la stessa non sia stata del tutto meritata.
GIANLUCA ALBANESE