di Emanuela Alvaro
SIDERNO – I lavori dell’assise comunale in convocazione straordinaria, alla quale si è registrata l’assenza dei consiglieri Maria Teresa Fragomeni, Vincenzo De Leo, Giuseppe Figliomeni e Vincenzo Meleca, sono stati avviati dal presidente del consiglio, Paolo Fragomeni, leggendo una nota in ricordo delle vittime francesi e non solo, per non dimenticare mai quanto sta accadendo. Nota di vicinanza e di condanna che il consiglio ha fatto propria. Ma il vero leitmotiv che ha accompagnato quasi tutti i punti all’ordine del giorno è stata la “denuncia” da parte dei consiglieri comunali di minoranza e in modo particolare da parte di Pietro Sgarlato dell’impossibilità di visionare e studiare in tempo utile i documenti per poter dare appieno il proprio contributo.
Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, avvenuta con la sottolineatura sempre da parte di Sgarlato delle imprecisioni presenti negli stessi, con la speranza che in futuro le cose possano migliorare, si è passato alla discussione del secondo e del terzo punto, dei quali l’assessore al bilancio, Gianni Lazafame, aveva provveduto preventivamente e in tempo a fornire ai consiglieri la documentazione necessaria.
Si è discusso di “Disavanzo straordinario di amministrazione – Approvazione modalità di ripiano ai sensi del DM 2 aprile 2015”. Lanzafame ha relazionato sull’argomento ricordando che la giunta ha approvato il riaccertamento dei residui attivi e passivi risultanti al primo gennaio 2015 e, come previsto dalla normativa, contestualmente all’approvazione del rendiconto 2014. “L’operazione di riaccertamento – ha spiegato l’assessore di “Siderno Libera” – ha comportato un disavanzo di amministrazione quantificato in 6.514.756,09 euro. Con questa operazione l’amministrazione effettua una ricognizione completa delle proprie posizioni debitorie e creditorie e ne verifica le ragioni giuridiche per il mantenimento. Si propone di ripianare questo disavanzo in trenta esercizi. Assieme ad una politica di contenimento delle spese ed un’azione di recupero dell’evasione si potrà garantire la solidità del bilancio”.
Un dato, il disavanzo di oltre sei milioni di euro che lascia spiazzati tutti e che, come affermato dal consigliere Sgarlato è la prova di una commissione straordinaria che non ha lavorato bene per Siderno. “Questo disavanzo è responsabilità della triade commissariale che ha amministrato la città. Convinti di poter disporre di 14 milioni di euro in base al decreto “salva imprese”, si sono trovati poi ad avere a disposizione solo 9 milioni e questo ha creato tutti questi problemi, spedendo più di quanto avessero a disposizione e cercando in seconda battuta di tamponare come possibile. Chiedo ufficialmente l’invio di tutta la documentazione alla Corte dei Conti. Anche il lavoro dei commissari deve essere valutato per quello che è stato”.
Su questa richiesta il primo cittadino, Pietro Fuda, prendendo la parola ha ricordato come nel momento in cui la triade ha deliberato per il dissesto del Comune nessuno ha fatto ricorso. “Quando ho presentato i documenti del dissesto al Ministero di riferimento, si sono chiesti il perché si è fatta questa scelta. Ministero che giornalmente chiede d’ufficio i documenti da inviare alla Corte dei Conti. Questo è il mio ultimo impegno politico – ha affermato il sindaco – e quindi io mi posso permettere di dare fastidio ai commissari, sui quali le commissioni di accesso dovrebbero relazionare così come fanno quando i comuni sono amministrati da un organo politico. Le tue parole consigliere Sgarlato sono importanti perché hai spiegato a chi è da addebitare questa situazione”.
Come il secondo anche il terzo punto: D.G.C. n. 94 del 23/11/20165 ad oggetto “Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio 2015/2017 (art.175 comma2 del D.Lgs n. 267/2000” – Ratifica, è stato approvato con l’astensione dei consiglieri di minoranza, mentre sul quarto punto: “servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani – Linee guida”, il consigliere Sgarlato ha chiesto di non procedere alla discussione perché i termini per avere la documentazione, cioè 24 ore prima dell’ora di avvio della seduta, non sarebbero, secondo lui, stati rispettati. “Anna Romeo mi ha confermato che la bozza è da tempo in possesso anche delle associazioni. La mancanza di rispetto nei miei confronti è chiara, sono convinto della serietà del progetto, ma non è possibile che i documenti ce li abbiano tutti e non io”.
La richiesta non è stata accettata e sul punto ha relazionato l’assessore all’ambiente, Anna Romeo. “Ci siamo affrettati per non perdere ulteriormente tempo. Posso chiedere scusa ai consiglieri di minoranza, ma credo si debba andare avanti. Sarà organizzato – ha spiegato l’assessore Romeo – un ufficio ambiente con i dipendenti che abbiamo per controllare il servizio anche se lo stesso sarà esternalizzato. Tutta la materia dei rifiuti sarà appaltata da un’unica società, rimanendo fuori solo i rifiuti speciali che devono seguire un altro percorso. La scelta dell’esternalizzazione è dovuta alla situazione di dissesto in cui l’Ente si trova. La durata sarà biennale. Entro fine 2016 la raccolta dovrà arrivare al 50%. È previsto un aumento delle unità lavorative. Nel complesso chiedo la massima partecipazione alla questione per raggiungere i migliori risultati”.
In consiglio, come previsto con il quinto punto Paolo Fragomeni ha comunicato la costituzione di parte civile, così come successo nella seduta del 21 agosto, per il processo “Morsa sugli appalti”. Costituzione di parte civile stabilita nello statuto comunale.
Ultimo punto: “Lavori di restauro della Chiesa San Carlo Borromeo a Siderno Superiore – approvazione progetto preliminare e interventi di recupero sociale per il borgo stesso”. Sull’argomento ha relazionato l’assessore Ercole Macrì, al quale il consigliere Sgarlato ha chiesto delle precisazioni in merito ad un progetto correlato, relativo ad un bando per il recupero delle aree degradate. Precisazioni che ha preferito fornire il sindaco.