di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Sanità e scioglimento dei consigli comunali i due argomenti trattati dai sindaci nel corso dell’assemblea che ha registrato su tutto “valanghe” di perplessità e obiezioni da parte del primo cittadino di Bianco Aldo Canturi.
Sanità come primo punto dopo la richiesta di inversione dell’ordine del giorno da parte del primo cittadino di Locri, Giovanni Calabrese, per l’impellenza di scegliere la delegazione che mercoledì alle ore 16 incontrerà il ministro Lorenzin. Tra i sindaci da delegare Calabrese ha richiesto la presenza di Giuseppe Grenci, primo cittadino di Ardore, in veste di dottore che ha vissuto l’ospedale di Locri e conosce bene tutta la situazione.
A Roma si è deciso che andranno il presidente dell’Assemblea Franco Candia, il presidente del Comitato Rosario Rocca, Giovanni Calabrese, il sindaco di Ardore, Francesco Bruzzaniti sindaco di Africo e Giuseppe Giugno sindaco di Careri.
Sullo scioglimento dei consigli comunali, all’indomani della vicenda che ha coinvolto Marina di Gioiosa Ionica, e in prospettiva dell’incontro previsto domani con il Prefetto, alla fine e, nonostante troppe parole, l’idea che la legge debba essere modificata, perché figlia di un periodo storico diverso dall’attuale è stata condivisa dai presenti, così come la mancanza da parte dei diretti interessati del contraddittorio, come esplicitato dal sindaco di Siderno, Pietro Fuda, non tanto nel momento dell’insediamento, quanto su ciò che la commissione trova dallo studio di tutta la documentazione. «Manca il contraddittorio, il sindaco deve sapere prima cosa sta accadendo e deve poter avere un confronto».
Si è discusso anche del documento proposto da Pier Paolo Zavettieri, tra i presenti non tutti si sono detti d’accordo. Il documento è stato firmato da cinquantuno sindaci, gli stessi che domani si recheranno in Prefettura.
Della necessità di istituire una commissione si è detto certo Calabrese, per poter uscire con una proposta concreta. I membri saranno scelti l’11 dicembre, giorno in cui si riunirà il Comitato dei Sindaci.
«Questa legge oggi serve a nulla e nello stesso modo non è vero che i commissari fanno sempre danni. Ad oggi – ha sottolineato Calabrese – quale persona per bene si candiderà più? A Marina di Gioiosa Ionica chi si candiderà dopo due scioglimenti? Legge da rivedere e correggere, anzi eliminare perché non è questo lo strumento per prevenire il fenomeno mafioso. Dovremmo uscire con una proposta concreta, magari istituendo una commissione ristretta. Non possono pagare le persone per bene e non possono pagare le comunità».