SIDERNO SUPERIORE – Non basta avere i tesori paesaggistici. Bisogna farli apprezzare dai propri abitanti, farli conoscere a chi arriva da fuori e valorizzarli col contributo di tutti: cittadini, associazioni e istituzioni. Le quattro associazioni che hanno dato vita al progetto “ViviBorgo”, lo sanno e sulla base di un decalogo denominato “La carta del cuore ViviBorgo” (sottoscritto, appunto, dal Sidus club, da Futurantiqua, dagli amici di Siderno Antica e dal comitato pro piazza Cavone) stanno procedendo con decisione alla realizzazione degli obiettivi necessari a lanciare l’antica “Mocta Sideroni”, a partire dal suo inserimento nel club dei Borghi più belli d’Italia.
Se ne è discusso venerdì sera in un anfiteatro di Siderno Superiore più bello che mai e che, come ha detto la presidente del Sidus Albarosa Dolfin «Deve diventare solo teatro, senza adibirlo ad altri usi». Sullo sfondo le luci della marina; in cielo qualche stella cadente “ritardataria”; dietro gli antichi palazzi; sopra, il giardino “dei limoni” di palazzo Amato che ha ospitato la mostra delle creazioni della stilista Patrizia Papandrea e gli oggetti in vetro dell’arte del riciclo della bottega artigiana “Antica Bova”. Accanto al salottino dei relatori gli strumenti della tradizione (lira calabrese, chitarra battente, tamburello, nacchere e organetti) suonati da tre giovani musicisti col pallino della riscoperta dei canti antichi.
Due i gruppi di lavoro che sono stati istituiti per realizzare il progetto: quello di studi, composto da Marilisa Morrone, Mimmo Romeo e Vincenzo Naymo, e quello operativo, con Ercole Macrì, Mario Diano e Mariolina Reggio. Presidente onorario di ambedue i gruppi il sindaco Pietro Fuda.
E sarà proprio il primo cittadino di Siderno che a inizio settembre riceverà in municipio i due gruppi per fare il punto della situazione sulla realizzazione degli obiettivi strategici. Lo stesso Fuda, nel suo intervento, ha ammesso che «I tempi sono maturi» e che la sua azione amministrativa, si muoverà verso tre priorità programmatiche: «L’ampliamento dell’anfiteatro, il ripristino delle condizioni di ottimale viabilità della strada Panoramica e il restauro della chiesa di San Carlo Borromeo. L’importante – ha aggiunto il sindaco di Siderno – è che i Comuni che sono nel club dei borghi più belli d’Italia sappiano fare rete e non dimentico che la parte del lavoro più importante ce l’hanno le associazioni coinvolte: spetta al Comune trovare i finanziamenti, ma le idee e i progetti devono partire dalle associazioni».
E per inserire Siderno Superiore nel novero dei borghi più belli d’Italia si guarda all’esempio di Bova, presente col sindaco Santo Casile, che ha salutato in lingua grecanica e, dopo aver ricordato la storia recente del suo paese, ha aggiunto che «Sarebbe opportuno che la Città Metropolitana riprendesse il progetto “Borghi Vivi” avviato a suo tempo dall’allora Provincia di Reggio Calabria».
E a Bova, al suo esempio che diventa marchio, ha guardato anche la stilista Patrizia Papandrea, che ha rivolto un invito a riscoprire usi e costumi della tradizione partendo dalle tessiture» prima di spiegare le caratteristiche delle fantasie esposte a palazzo Amato (insieme a qualche abito) e che saranno impresse sui foulard.
Le novità principali, prima degli interventi finali, tra cui quello del leader degli operatori turistici Mario Diano, sono arrivate dal giornalista bovese Gianfranco Marino, portavoce del club dei Borghi più belli d’Italia, che dopo aver premesso che «Bova rappresenta l’emblema dell’inversione di tendenza dei borghi antichi: da paesi in via di spopolamento a risorse da riscoprire e valorizzare» è andato dritto al punto, ovvero l’esame della richiesta – come anticipato nei giorni scorsi da Lente Locale – inviatagli dal sindaco Fuda per l’inserimento di Siderno Superiore nel club dei Borghi più belli d’Italia.
«Sappiamo che c’è un limite anagrafico – ha detto Marino – in virtù del quale possono entrare nel club solo i borghi con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. C’è però una deroga -ha proseguito – in virtù della quale potrebbero entrare anche i nuclei storici dei comuni più popolosi. Venerdì 25 si riunisce il direttivo regionale del club e all’ordine del giorno c’è anche la discussione inerente la proposta, da inviare al direttivo nazionale, di inserire Siderno Superiore nel club dei Borghi più belli d’Italia. Parallelamente a questo percorso – ha aggiunto Marino – c’è la creazione dell’associazione dei Borghi più belli di Calabria con atto notarile, al fine di potersi interfacciare con gli altri enti sovracomunali, in piena autonomia giuridica. Nelle altre regioni – ha concluso Marino – i borghi più belli hanno saputo fare rete e superare i campanilismi; qui dobbiamo raggiungere presto l’obiettivo di una programmazione organica tesa alla valorizzazione e allo sviluppo dei nostri piccoli centri».