di Gianluca Albanese
SIDERNO – La magia della notte di Natale come mai era stata vissuta a Siderno. Una notte iniziata con la messa nella chiesa di San Nicola di Bari (che affaccia sull’omonima piazza nel centro storico di Siderno Superiore) e proseguita con una suggestiva processione verso la parte bassa del borgo medievale, in cui il corteo con a capo il parroco don Giuseppe Alfano, ha portato la statua di Gesù Bambino fino al presepe allestito nei pressi di piazza Cavone.
È stato un evento che ha coinvolto numerosissimi partecipanti, che hanno percorso il borgo in lungo e in largo per poi approdare nella capanna sorta nelle scorse settimane in un’area che per decenni era un simbolo di incuria e di abbandono e, dopo i lavori di riqualificazione a cura di alcuni cittadini che da queste parti sono sempre pronti a rimboccarsi le maniche per il bene del paese, ora ospita un presepe che è stato meta di parecchi visitatori e, unitamente alle luminarie natalizie per la cui installazione i cittadini si sono autotassati, ha contribuito a rendere ancora più bella l’antica Mocta Sideroni.
E se la processione ha unito la parte alta del paese con quella bassa (storicamente in competizione tra loro) in linea col nuovo corso che ha reso ancora più attrattivo il borgo che ha ospitato nello storico palazzo De Mojà la casa di Babbo Natale, l’accoglienza del comitato pro piazza Cavone non ha affatto deluso le aspettative. Anzi. Dopo la deposizione del bambinello nella capanna, il presidente del comitato Aldo Caccamo e i membri del direttivo hanno dato vita a uno spettacolo pirotecnico in piazza al quale ha fatto seguito un brindisi conclusivo di una nottata che tutti, tra i presenti, hanno definito “storica”.
Nel giorno di Santo Stefano, infine, don Giuseppe Alfano ha portato la statua di Gesù Bambino nelle case degli infermi del paese, testimoniando ancora una volta il senso del “Natale di comunità” che quest’anno ha caratterizzato in maniera particolare Siderno Superiore.