SIDERNO – Una nuova vita per la cinquecentesca chiesa di San Carlo Borromeo a Siderno Superiore. È quanto preannuncia il presidente del comitato “Pro Piazza Cavone” Aldo Caccamo che, in stretto contatto con l’architetto Giorgio Metastasio (responsabile del settore tecnico “Lavori Pubblici” della diocesi di Locri-Gerace) fa sapere che «grazie a un finanziamento di € 1.660.000 a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, entro l’anno sarà completata la progettazione e avviati i lavori per l’intervento di sicurezza sismica di questa chiesa che è l’unica a essere intitolata a San Carlo Borromeo in tutto il territorio metropolitano». Gli fa eco lo stesso architetto Metastasio, che stima per la fine del 2025 la riapertura al culto, visti i tempi stringenti imposti ai lavori finanziati dal Pnrr.Una notizia attesa da decenni e che prende le mosse dal Decreto del Ministero della Cultura numero 455 del 7 giugno 2022 grazie al quale, nella sola diocesi di Locri-Gerace, sono state finanziate opere per un totale di € 21.610.000 che includono, oltre alla chiesa di Siderno Superiore, anche luoghi di culto di Caulonia, Gerace, Gioiosa Ionica e San Luca.
Una storia lunga, quella della chiesa situata a metà strada tra il centro storico di Siderno Superiore e la parte a valle di più moderna costruzione, dal tetto sventrato e oggetto di cure da parte di associazioni e comitati, come quando un lustro fa, il comitato “Pro piazza Cavone”, supportato da alcuni cittadini, mise in salvo due stanze; o due anni fa, quando la manutenzione straordinaria del pavimento vide all’opera lo stesso comitato con l’associazione “Pajsi meu ti vogghju beni”.
Anticamente intitolata a Santo Stefano, vide nel cardinale e arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921 Andrea Carlo Ferrari il padre spirituale e nel vescovo di Gerace dal 1872 al 1905 Francesco Mangeruva il padre spirituale aggiunto. La sua confraternita adottò il proprio statuto nel 1943, riformato nel 2017, trent’anni dopo la proclamazione a beato di Carlo Borromeo da parte del papa Giovanni Paolo II.
Autore di una pubblicazione (in via di aggiornamento e riedizione) che racchiude cenni storici, informazioni e documenti fotografici sulla chiesa e su tutta Siderno Superiore, Aldo Caccamo ringrazia «il vescovo mons. Francesco Oliva e il parroco don Giuseppe Alfano» e dedica la propria gioia ai genitori scomparsi: «a mia madre Teresa Altezza e a mio padre Carlo, che fu cassiere della confraternita».
Stavolta, dunque, è la volta buona, per far suonare a festa quella campana del 1493.