di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Le previsioni in entrata sono state fatte in maniera prudente proprio per rendere il bilancio di previsione il più possibile conforme alla realtà”. È la premessa con la quale l’assessore al Bilancio del Comune di Siderno Pietro Sgarlato ha illustrato, in particolar modo, le entrate previste per i tributi che fanno parte del Titolo I del bilancio di previsione 2022-2024, approvato a maggioranza nel corso della seduta consiliare di lunedì mattina.
“Si tratta – ha detto Sgarlato – di un’elaborazione da bilancio per cassa per la prima annualità, oltre che per competenza e l’Imu costituisce, di per sé, il 20% di tutte le entrate tributarie comunali”. Il gettito Imu previsto per il 2022, dunque, ammonta a 4 milioni di euro, che diventeranno 3,75 per il 2023 e altrettanti per il 2024 “pur confermando – ha aggiunto – le attuali aliquote”. È stato quantificato in 2,206 milioni annui il gettito Tari e in 1,1 quello relativo all’addizionale comunale Irpef. 200.000 euro, invece, è quanto il Comune prevede di incassare dal Canone Unico Patrimoniale di concessione.
Tutto ciò al netto di quanto è stato accantonato nei fondi crediti di dubbia esigibilità, pari a 50% del gettito previsto per l’Imu, il 37% per la Tari che però sono in cima agli obiettivi dell’Ente in tema di recupero dalla lotta all’evasione tributaria.
E i trasferimenti dagli enti sovracomunali (entrate del Titolo 2) sono sempre relativamente insufficienti: poco più di 671.000 dallo Stato, 585.000 dalla Regione per i lavoratori ex Lsu/Lpu e poco più di 40.000 dalla Città Metropolitana, anch’essi a destinazione vincolata.
Per quanto riguarda le entrate del Titolo 3, si prevede di incassare quasi 2,3 milioni dal servizio idrico, 170.000 dal riciclo dei rifiuti differenziati, 78.000 dai canoni di locazione e 120.000 dalle sanzioni per violazione del Codice della Strada. Confermate, infine, le tariffe della mensa scolastica – variano in base al modello Isee e al numero dei figli -, del mercato e della fruizione degli impianti sportivi.
E se il collegio dei revisori ha dato parere favorevole, pur invitando a una verifica puntuale delle previsioni in entrata, lo stesso Sgarlato, a proposito della decisione di assumere due dirigenti nella macchina burocratica del Comune ha parlato di “scelta politica, tesa ad arricchire l’organico di due figure apicali che sicuramente sapranno dare impulso e responsabilizzare tutto l’apparato burocratico”.
Tra i numerosi rilievi mossi dai banchi dell’opposizione, quello ricorrente ha riguardato l’inesistenza di investimenti in ambito turistico. Lo ha detto il consigliere Massimo Diano di “Siderno 2030”, che ha aggiunto che “non vedo sinergie tra l’amministrazione comunale e la Pro Loco, ed è un peccato perché quest’ultima non può essere lasciata da parte” e anche Aldo Caccamo de “La Nostra Missione” che ha invitato a considerare maggiormente la necessità di generare percorsi integrati per aumentare i flussi turistici al mare e al centro storico, pur lodando “la scelta – ha detto – di allungare la stagione balneare fino al 30 settembre”.
Più critico il capogruppo di “Siderno 2030” Mimmo Sorace che ha rilevato come “non si capisce quale sia – ha detto – la missione di fondo dell’amministrazione, che non ha previsto spese per formazione professionale e lavoro, commercio, pesca e per i settori produttivi in genere”. E sul mercato coperto ha aggiunto che “quello che si incassa non basta per pagare la corrente elettrica, col risultato che il mercato è quasi vuoto, mentre le strade sono piene di venditori ambulanti”. E se per il capogruppo de “La Nostra Missione” Mimmo Catalano “è un bilancio distante dalla realtà”, hanno difeso le scelte compiute sia la sindaca che la capogruppo di maggioranza Giusy Massara, mentre il consigliere delegato agli eventi Davide Lurasco ha detto che “anche nel mese di giugno Siderno sarà capofila dei flussi turistici con gli eventi di sport e fitness sul lungomare, praticamente a costo zero”.