di Gianluca Albanese
SIDERNO – Un patto etico-elettorale, tale da pervenire alla presentazione di una sola lista di sedici candidati consiglieri per ogni candidato sindaco. E’ quello a cui starebbero lavorando le principali forze politiche cittadine, in vista delle elezioni amministrative che avranno luogo, presumibilmente, nel prossimo mese di settembre.La ratio della trattativa in corso, riguardante la proposta che, a oggi, troverebbe l’accordo di quasi tutti gli schieramenti in campo, risiede nel sistema elettorale che si applica a Siderno, ovvero quello relativo ai Comuni superiori ai 15.000 abitanti che, sostanzialmente, non prevede un tetto massimo al numero delle liste, mentre impone il doppio turno qualora nessuno dei candidati sindaci in lizza abbia raggiunto la maggioranza assoluta dei consensi al primo turno.Un sistema, insomma, che ha storicamente favorito quello che molti definiscono come “Il mercato delle preferenze”, in virtù del quale, in fase di composizione delle liste (quasi sempre più di una per ogni aspirante primo cittadino), si cercano candidati dal nucleo familiare e dalla parentela più numerosa, al fine di poter contare su un numero considerato “sicuro” di preferenze di partenza mentre non è da escludere nemmeno il gioco delle liste concorrenti, in cui i leader più scafati si ritrovano, spesso, a candidare i parenti dei candidati dell’altra lista, in modo da “frammentare” l’elettorato parentale.Il sistema elettorale in vigore, inoltre, non agevola il controllo dei candidati “a monte” con la conseguenza che si corre il rischio di lasciare zone d’ombra che, in caso di approfondimenti d’indagine, possono essere funzionali a corroborare eventuali teoremi accusatori. E per un consiglio comunale reduce da due scioglimenti consecutivi per infiltrazioni mafiose ex articolo 143 T.U.E.L. è un dato da non trascurare.Dunque, per poter selezionare i candidati consiglieri e presentare liste “al di sopra di ogni sospetto”, quella della lista unica per ogni candidato sindaco appare, a oggi, l’unica via percorribile.Per la verità, la proposta non è inedita. Prima delle elezioni del 2015, infatti, fu il movimento “Siderno Libera” a proporre questa soluzione agli attori politici cittadini nel corso di un’assemblea pubblica. Ma, a fronte del sentimento di generale condivisione della proposta emerso in quell’occasione, nessuno diede seguito all’impegno.Ci si riprova oggi, cinque anni dopo, coi “pontieri” dei diversi schieramenti impegnati nella trattativa, anche a colmare quelle situazioni d’incomunicabilità ancora esistenti tra diversi schieramenti politici cittadini.Si potrebbe votare tra tre mesi e il quadro delle candidature non è ancora ben delineato. Quale migliore occasione per mettere un punto fermo per il bene della comunità, al di là delle pur legittime ambizioni personali?