di Gianluca Albanese
SIDERNO – Se Atene piange, Sparta non ride. Se, infatti, nel centrosinistra sidernese, nonostante i segnali di apertura al dialogo inviati dal circolo cittadino del Pd all’ex maggioranza che sostenne l’amministrazione Fuda, non si sono registrate sostanziali novità, nel centrodestra cittadino, al termine della riunione che ha avuto luogo domenica nel tardo pomeriggio si è avuta la classica fumata grigia, tanto che le forze moderate cittadine si sono riconvocate questa sera alle ore 20 per cercare di capire se ci siano ancora i margini per una coalizione unitaria che, qualora fosse realizzata, avrebbe buone possibilità di vittoria anche al primo turno.
Per la verità, domenica scorsa, il percorso appariva molto complicato e non scevro da difficoltà.
Erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti e coordinatori dei partiti “ufficiali”, ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia, il movimento “Siderno nel cuore”, il gruppo di associazioni e movimenti che fa capo agli ex assessori comunali Francesco Rispoli (quest’ultimo anche ex assessore provinciale) e Antonio Commisso, e anche l’ex sindaco ed ex consigliere provinciale Riccardo Ritorto.
Dopo il primo scambio di vedute (il primo, dopo lustri di divisioni interne al centrodestra sidernese) sarebbero emerse, da quanto siamo riusciti ad apprendere, alcune criticità che hanno reso necessario un supplemento di riflessione e un aggiornamento della seduta, appunto, a stasera.
Tra i meno entusiasti verso l’ipotesi di un azzeramento del percorso fin qui compiuto per ragionare in termini di coalizione unitaria, ci sono i rappresentanti del movimento “Siderno nel cuore”, che fa capo all’ex vicesindaco Domenico Barranca e che annovera, tra gli altri, ex amministratori come Domenico Catalano, Aldo Caccamo e Marilena Romeo. La ragione è chiara: si sono mossi con largo anticipo e in maniera autonoma, avviando rapidamente le consultazioni per reperire potenziali candidati consiglieri tanto che avrebbe già aderito un numero di persone sufficiente a fare tre liste. Un metodo, questo, che non è andato giù al gruppo “Rispoli/Commisso” che ha pensato bene di smarcarsi rispetto alle altre forze moderate cittadine e presentarsi come soggetto indipendente e capace di pescare consensi anche tra l’elettorato non schierato politicamente e impegnato nel sociale.
In mezzo al guado Fratelli d’Italia e Forza Italia, che hanno a lungo percorso l’idea di una grande coalizione composta da sedici candidati selezionati tra le figure di politica e società civile tali da assicurare competenza e assoluta “presentabilità”, anche a costo di allearsi con forze di centrosinistra e rinunciare a un proprio candidato sindaco e a presentare simboli di partito. Un’idea che, come riportato nei giorni scorsi, si è arenata proprio la scorsa settimana, per l’indisponibilità comunicata dal Pd.
Stasera, dunque, con queste premesse che non sono delle migliori, le varie anime del centrodestra sidernese tornano a riunirsi.
Prevarrà il tradizionale pragmatismo che nel passato ha permesso loro di mettersi d’accordo anche quando appariva un’impresa impossibile o le differenze emerse nel corso delle ultime settimane rappresenteranno un ostacolo insormontabile?
Lo scopriremo a breve.