di Gianluca Albanese
SIDERNO – Ancora non si conosce la data delle elezioni amministrative a Siderno che sarà nel turno straordinario, in via di fissazione in una data che va dal 15 ottobre al 15 dicembre.
Al momento sono tre i candidati che, da tempo, hanno sciolto le riserve: Domenico Barranca a capo della lista civica (orientata a destra) “Siderno nel cuore”, Antonio Cutugno con la civica “Noi per Siderno” e Mariateresa Fragomeni, sostenuta dal circolo cittadino del Partito Democratico.
E gli altri?
Mentre i Comunisti Uniti per Siderno non hanno ancora sciolto la riserva riguardante la decisione o meno di candidare un proprio esponente a sindaco (preferendo concentrarsi su temi scottanti come la lotta all’ampliamento della discarica di San Leo, per la quale hanno chiamato a raccolta partiti, movimenti e associazioni cittadine) le risposte più attese sono quelle che riguardano quelli che saranno i candidati sindaci del movimento #inpiedipersiderno e dell’ex maggioranza consiliare.
#inpiedipersiderno ha tenuto, nei giorni scorsi, le prime assemblee pubbliche aperte, raccogliendo il sostegno e l’adesione di numerose figure della società civile, ma non ha ancora espresso un candidato sindaco che dovrebbe essere reso noto entro la fine di settembre. Ad oggi si sa che è intenzione del movimento presentarsi alle elezioni con l’indicazione preventiva di quelli che saranno gli eventuali componenti la giunta, in modo da evitare conflitti intestini post elezione.
Si va verso un Fuda-bis per quanto riguarda l’ex maggioranza consiliare, almeno stando a quanto dichiarato ieri dal Senatore a margine di un incontro pubblico che ha avuto luogo nella sala delle adunanze del palazzo municipale. Ovviamente, si tratta di un’esternazione personale dell’ex sindaco e non di un annuncio ufficiale da parte dei gruppi che lo sosterrebbero. Si sa solo che l’eventuale ricandidatura è tecnicamente possibile dopo il turno elettorale del 20 e 21 settembre. Altra cosa è la valutazione dell’opportunità politica di una simile scelta e questa, inevitabilmente, spetta proprio a partiti e movimenti che ne sostennero l’azione amministrativa dal maggio del 2015 all’agosto del 2018.