I sindaci che sono stati ricevuti ieri a Roma dal direttore generale del dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione Sabina De Luca giurano che l’incontro al ministero, chiesto e ottenuto per illustrare i contenuti del Progetto Locride, è stato proficuo.
Fedele alla sua linea di condotta, tutta improntata al pragmatismo, il presidente dell’assemblea di AssoComuni locridea Giorgio Imperitura, accompagnato dal suo predecessore Pietro Crinò e dagli altri primi cittadini Masino Mittiga, Franco Candia e Antonio Scordino (oltre che dai parlamentari De Sena, Misiti e Foti, dal presidente della Provincia Raffa, dal consigliere regionale Imbalzano e dal responsabile del dipartimento Fondi Comunitari della Regione Calabria Luigi Zinno) ha esposto il progetto che era stato discusso nella prima assise che ha fatto seguito alla sua elezione nello scranno più alto tra i sindaci del comprensorio. Lo stesso sindaco di Martone ha assicurato che entro una decina di giorni sarà il ministro Barca a fornire indicazioni per un secondo incontro finalizzato ad approfondire i contenuti del Progetto Locride. Insomma, segnali di concretezza giungono dalla Capitale, anche se, al di là del malcelato ottimismo manifestato dai primi cittadini presenti e dal resto dei rappresentanti istituzionali che hanno fatto parte della delegazione, bisognerà attendere la concretizzazione di quanto di buono è venuto fuori a Roma. Per ora, si parte dalle cose concrete e dai 40 milioni di euro in arrivo per i Pisl già presentati e completati nei mesi scorsi.
Ma c’è un segnale politico da non sottovalutare: l’intento unitario che, a sentire i presenti, avrebbe finalmente manifestato l’intera delegazione, composta da sindaci e parlamentari di centrosinistra (Scordino e De Sena), di centro (lo stesso Imperitura, Candia, Mittiga e Misiti) e di centrodestra (Crinò, Raffa, Imbalzano e Foti). Vuoi vedere che finalmente si abbattono le barriere ideologiche e si fa fronte comune per fare uscire questa terra dall’isolamento? È presto per dirlo, ma certe tensioni che caratterizzarono la stagione precedente di AssoComuni, col dualismo tra il “moderato” presidente dell’assemblea Pietro Crinò e il “massimalista” presidente del comitato esecutivo Ilario Ammendolia sembrano superate. Almeno così appare da queste prime settimane di attività dell’assemblea. A proposito di comitato, il presidente è ancora da eleggere e a Roma erano presenti tre tra i papabili per l’incarico: il sindaco di Stignano Franco Candia e i suoi colleghi di Bovalino (Masino Mittiga) e Bianco (Antonio Scordino). Posto che per la logica dei “pesi e contrappesi” tra l’area Nord e quella Sud del comprensorio si va profilando un duello al foto-finish tra Mittiga e Scordino, non sfugge ai più attenti osservatori la loro presenza nella delegazione capitolina. Un dato che avvalora gli assunti di prima.
GIANLUCA ALBANESE