di Patrizia Massara Di Nallo
REGGIO CALABRIA – Il 15 agosto, solennità dell’Assunta, celebrata in questo giorno in gran parte dei paesi cattolici, è festa di precetto, con obbligo di partecipazione alla Messa e il Papa, a Mezzogiorno, reciterà la preghiera mariana dell’Angelus. La scelta della data del 15 agosto per la solennità dell’Assunta sembra dipenda dal fatto che a Gerusalemme, il 15 agosto,a partire dal V secolo, si celebrava il giorno di Maria madre di Dio e con il senso di “Nascita al cielo”, mentre a Roma verso l’inizio del VI secolo, anche sotto l’influsso degli apocrifi che cercavano di raccontare gli ultimi giorni della vita di Maria sulla terra, la festa del 15 agosto cambiò nome e fu designata con appellativi diversi: Assunzione, Transito e in particolare nella tradizione bizantina Dormizione, titolo che si imporrà in Oriente a partire dall’VIII secolo e ancora oggi le Chiese ortodosse celebrano nello stesso giorno la festa della Dormizione della Vergine. La differenza principale tra Dormizione e Assunzione è che la seconda non implica necessariamente la morte, ma neppure la esclude.
Il primo scritto attendibile che narra dell’Assunzione di Maria Vergine in Cielo, come la tradizione fino ad allora aveva tramandato oralmente, reca la firma del Vescovo San Gregorio di Tours ( 538 ca.- 594), storico e agiografo: «Infine, quando la beata Vergine, avendo completato il corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo, tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono nella sua casa. Quando sentirono che essa stava per lasciare il mondo, vegliarono insieme con lei. Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi angeli e, presa la sua anima, la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò. All’alba gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse preso e portato in Paradiso».
Si dovrà, invece, aspettare il 1° novembre 1950 quando Papa Pio XII con la Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus” proclama il dogma dedicato a Maria assunta in cielo in corpo e anima. Di seguito la proclamazione del Dogma:“Pertanto, dopo avere innalzato ancora a Dio supplici istanze, e avere invocato la luce dello Spirito di Verità, a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato in Maria Vergine la sua speciale benevolenza a onore del suo Figlio, Re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre e a gioia ed esultanza di tutta la chiesa, per l’autorità di nostro Signore Gesù Cristo, dei Santi apostoli Pietro e Paolo e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo” .
Per essere stata la Madre di Gesù, Figlio Unigenito di Dio, e per essere stata preservata dalla macchia del peccato, Maria, come Gesù, fu risuscitata da Dio per la vita eterna. Maria fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione che è anticipazione della risurrezione della carne per tutti gli altri uomini dopo il Giudizio finale.
Il termine popolare Ferragosto, invece, che coincide con la solennità dell’Assunzione della Vergine Maria al cielo, deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall’imperatore Augusto nel 18 a.C. da celebrarsi il 1º agosto e che si aggiungeva alle altre festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità. L’antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di autopromozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti.A Reggio sono due le Chiese dedicate alla Vergine Maria Assunta: la Basilica Cattedrale di Maria Santissima Assunta (Duomo) e Santa Maria della Cattolica dei Greci.
La Cattedrale di Reggio Calabria è la chiesa-madre dell’Archidiocesi di Reggio Calabria – Bova ed il più vasto edificio sacro dell’intera regione, misurando all’interno m. 94 in lunghezza, m. 22 in larghezza e m. 21 in altezza. Dedicata a Maria Ss.ma Assunta, ed elevata a dignità di Basilica Minore da Paolo VI (nel 1978), la Cattedrale si presenta in stile neo-romanico, secondo i canoni della tradizione architettonica italiana, ma con caratteristiche proprie che ne fanno un complesso originale e di notevole solennità. Le origini della Cattedrale di Reggio sono da ricondursi agli inizi del II millennio quando, con l’invasione normanna dell’Italia meridionale, Reggio subì un processo di “latinizzazione” e un progressivo abbandono del culto greco-bizantino di cui era il centro. In Cattedrale è situata la Cappella dell’Assunta, sul lato sinistro del Presbiterio, che precedentemente era dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Ora la Cappella dell’Assunta è la quarta cappella laterale destra. Al centro, sovrastante un piccolo altare con pannello frontale in marmi policromi intarsiati, è collocata una grande tela ad olio di m. 2.00 x 4,50 opera di Giuseppe Crestadoro, messinese, raffigurante l’Assunzione della Vergine, firmata e forse datata 1804, che costituiva la pala dell’altare maggiore nella Cattedrale distrutta dal terremoto del 1908. Raffigura, in alto, la Madonna fra molti angeli e, in basso, un gruppo di apostoli attorno ad un’arca marmorea. Sulla parete sinistra della Cappella sono dipinti angeli con cartigli: Angelo a SX: “ COR MEUM VIGILAT “ ( Il mio cuore veglia ), Angelo al Centro: “ VULNERASTI COR MEUM “ ( Hai ferito il mio cuore ), Angelo a DX: “ MITIS SUM HUMILIS CORDE “
( Sono mite e umile di cuore).
La Cattolica dei Greci rappresenta l’istituzione cristiana più antica nella città Reggio Calabria e le sue origini sono legate al culto cristiano bizantino: la chiesa infatti è stata per secoli la Cattedrale della città e poi – con l’avvento del rito latino – la concattedrale di rito greco. Durante il periodo bizantino, la chiesa di Santa Maria della Cattolica rappresentò il principale luogo di culto cristiano della città,ma, in seguito, con l’avvento dei Normanni la chiesa perse importanza a causa della latinizzazione del rito, che a Reggio fu introdotto durante il medioevo più che in epoca romana. Il rito greco-bizantino continuò ad essere praticato solo per qualche tempo, per poi non trovar più traccia in epoca moderna (fine del XVI secolo). La Cattolica è retta da un Protopapa (in greco antico Πρωτόπαππας Protopapàs) che è un titolo delle chiese orientali (cattoliche e ortodosse) il cui significato è quello di “primo padre”, “primo prete” (Παππάς o Πάππας, papàs / papàdhes è il termine consueto per indicare i sacerdoti nei riti cristiano orientali), e corrisponde quindi ad “arciprete”. È anche la denominazione di colui che è preposto ad una comunità religiosa, o una chiesa parrocchiale. Il nome semileggendario del primo Protopapa della chiesa di Reggio, è Pietro del XII secolo, mentre i nomi dei successivi Protopapi sono conosciuti solo a partire dal XV secolo fino ad oggi e, comunque, dal 1818 questa figura non è più indipendente dal vescovado. In Calabria si organizzano varie processioni e celebrazioni religiose per onorare la Madonna Assunta in Cielo: la celeberrima festa della Varia di Palmi che, però, si svolge l’ultima domenica di agosto e sempre il 15 di agosto il Santuario di Maria Santissima dell’Assunta, a Tropea, diventa epicentro di pellegrinaggio e devozione tanto da diventare proprio uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti d’Italia per la festa dell’Assunzione.
(Cappella dell’Assunta in Cattedrale) ( foto Wikipedia)