R. & P.
Il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia
Apprendiamo con sdegno e preoccupazione la notizia relativa all’invio di un bossolo per intimorire il Vescovo della nostra diocesi, monsignor Attilio Nostro. Un gesto gravissimo che va ad aggiungersi alla serie di intimidazioni ai danni di alcuni sacerdoti che operano nella piccola comunità di Cessaniti, centro travolto dall’inchiesta “Maestrale-Carthago”. Un clima reso ancora più pesante con attacchi al commissario prefettizio ed alla presidente dell’associazione Crisalide e l’aggressione, di qualche settimana fa, alla dottoressa della guardia medica del posto. Colpire in modo così brutale e violento le istituzioni religiose e civili che, soprattutto nei piccoli centri, rappresentano guide sicure e certe, vuol dire colpire direttamente ognuno e ognuna di noi e quindi l’intera comunità. Infatti, il nostro non vuole essere soltanto un atto di solidarietà ma soprattutto di corresponsabilità: pertanto, invitiamo tutte e tutti ad unirsi alla fiaccolata di solidarietà che si terrà domani, sabato 2 marzo, alle ore 18.00 a Cessaniti. Un momento per rinnovare e rafforzare la compattezza e l’unità della comunità e stringerci attorno ai religiosi e a quanti, in questi giorni, sono state vittime di questi vili gesti sconsiderati. Certi che le forze dell’ordine presto daranno un viso e un nome ai responsabili di tali atti, camminiamo insieme alla nostra Chiesa per liberare i nostri territori da ogni forma di violenza e oppressione.
Il Presidenre del Consiglio Regionale Filippo Mancuso: Solidarietà alla Chiesa Calabrese, per le recenti intimiditazioni ai parroci del vibonese e al Vescovo Attilio Nostro
《Esprimo la vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale al Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e alla Chiesa calabrese. Le recenti intimidazioni ai parroci di Cessaniti e della frazione di Pannaconi, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, e le minacce rivolte a mons. Attilio Nostro, segretario della Cec, sono gesti intollerabili, da condannare e da cui prendere le distanze con assoluta fermezza. Intimidazioni e minacce che preoccupano tutta la Calabria che si oppone ad ogni forma di prepotenza, incluse quelle messa in atto da chi, agendo nell’ombra, s’illude di poter condizionare l’azione riformatrice della Chiesa calabrese e il desiderio delle nostre comunità di liberarsi dall’oppressione criminale》.
Intimidazione al Vescovo, domani Mammoliti consigliere regionale PD presente a Cessaniti. “Lo Stato non può abbandonare i nostri territori”
L’atto intimidatorio perpetrato nei confronti del Vescovo monsignor Attilio Nostro, dopo quello subito da alcuni sacerdoti di Cessaniti unitamente ad altri fenomeni di criminalità e violenza registratesi nel territorio Vibonese, dimostrano chiaramente che non bisogna affatto abbassare la guardia. Occorre, anzi, reagire e sollecitare a tutti i livelli azioni coerenti per garantire incolumità e sicurezza. Dopo anni di politiche di abbandono che hanno portato allo smantellamento dei servizi essenziali spesso, purtroppo, prevale il linguaggio della paura da parte della collettività ormai sfiduciata. In tale direzione trovo emblematiche e preoccupanti le affermazioni del Procuratore Dott Camillo Falvo, il quale riferisce in merito alle numerose commissioni d’accesso, comuni sciolti e interdittive antimafia, come Vibo per troppo tempo sia stata trascurata dall’azione dello Stato, delle Forze dell’ordine e della Magistratura. Un monito che deve far riflettere l’intera comunità vibonese e che dimostra come l’encomiabile lavoro delle sole Forze dell’ordine e della Magistratura non sia sufficiente per invertire la rotta. Bisogna garantire sempre di più da parte dello Stato il presidio del territorio come elemento imprescindibile e fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni. Anche a sostegno di tale ragione sarò presente alla Manifestazione di Cessaniti indetta per domani sera .
Molinaro, Presidente commissione Consiliare antindrangheta: ferma condanna delle minacce a mons. Attilio Nostro
Con fermezza condanno il deplorevole atto intimidatorio che questa volta, dopo le minacce ai parroci di Cessaniti nel vibonese, ha colpito il pastore della chiesa della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro. Si è alzato ulteriormente quindi il livello di minacce e intimidazioni segno che l’azione pastorale e le iniziative che la comunità ecclesiale vibonese sta portando avanti, danno fastidio. Mi riferisco ad esempio all’incessante azione di presidio da parte delle forze dell’ordine dello svolgimento di manifestazioni religiose per evitare intromissioni della criminalità organizzata che ha bisogno, in queste occasioni, di farsi notare per dimostrare di essere in grado di continuare ad esercitare il controllo anche della comunità religiosa. Così come i diversi percorsi di legalità in tutta la diocesi che vedono impegnate le parrocchie. Mons. Nostro ha dalla sua la comunità che saprà reagire e continuerà a lavorare con il consueto apprezzato impegno al servizio di tutta la comunità del vibonese.
Sdegno per minacce a Don Felice e Don Francesco, sindaco di Tropea, Macrì: Brutte pagine di degrado e prepotenza
Esprimiamo sdegno, ci stringiamo in un forte abbraccio e confermiamo, così abbiamo avuto modo di testimoniare nei giorni scorsi ai diretti interessati, la nostra più sincera vicinanza a Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Nicotera – Mileto – Tropea, a don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, vittime nei giorni scorsi di vili atti intimidatori. Desta sconcerto – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – la sequela di fatti che stanno vedendo il territorio amaramente protagonista di una brutta pagina di degrado e prepotenza. Non riusciamo a capire né a giustificare perché sia stata presa di mira con modalità così crude, la comunità ecclesiastica. Riponiamo la massima fiducia – conclude – nelle forze dell’ordine e nella Procura che stanno portando avanti le dovute indagini per restituire serenità ai fedeli e alla Chiesa e senso di sicurezza e giustizia a tutta la società civile territoriale.
Intimidazione a monsignor Attilio Nostro, la solidarietà della Camera di Commercio
Vicinanza e solidarietà esprime la Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia per le gravi intimidazioni subite dal vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro. «Ferma la condanna verso ogni forma di violenza, questa volta sotto attacco è l’intera chiesa vibonese» è il commento del presidente dell’ente camerale, Pietro Falbo. «Le intimidazioni subite dapprima dai parroci don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero e adesso il ritrovamento di un bossolo di pistola nella cassetta delle lettere della curia vescovile sono la dimostrazione di una criminalità che alza il tiro evidentemente colpita dall’azione riformatrice che il presule sta portando avanti in un territorio tristemente segnato dalla presenza della ‘ndrangheta. È nostro dovere far sapere a sua eccellenza monsignor Attilio Nostro che non è solo, che al suo fianco cammina una intera comunità di persone libere e perbene, fortemente motivata a sostenerlo. Il nostro incoraggiamento ad andare avanti e a proseguire nella lotta contro questo cancro che avvelena le nostre comunità».