DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELL’OSSERVATORIO POLITICO-CULTURALE “SPAZIO APERTO”:
Le recenti elezioni svolte per il rinnovo del Parlamento Europeo, hanno indicato chiaramente che gl’Italiani esprimono il loro consenso per sostenere l’azione di Governo guidato dal Partito Democratico. Matteo Renzi, Leader del P.D. e Presidente del Consiglio, ha riattivato il circuito virtuoso dimostrando che è il consenso a determinare la giusta conduzione dell’esercizio del potere politico e istituzionale nell’interesse del Paese e del partito.
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Grazie alla generosità politica di Renzi e di coloro che lo hanno sostenuto sin dalla sconfitta delle primarie, oggi non esistono differenze tra Renziani e uomini appartenenti all’apparato (partito – sindacato), al contrario si registra un monocolore di rottamatori. E, come nelle peggiori tradizioni, anche la Calabria si riscopre ad urne aperte, Renziana senza memoria e senza distinguo. Il P.D. nella provincia di Reggio Calabria ottiene una ottima performance dovuta sia all’effetto Renzi, sia allo smascheramento del bluff del modello Reggio ed alla conseguente sconfitta politica di Scopelliti che in questi anni di diffusa rassegnazione ed omertosa, trasversale condivisione ha avuto un solo oppositore: Demetrio Naccari.
Letture differenti rispetto al risultato ottenuto dal Partito Democratico, risulterebbero goffe, straordinariamente forzate, e, destituite di ogni fondamento. Il P.D. così inteso si impone nettamente sulle singole preferenze in particolar modo su quelle goffamente sostenute dall’apparato dirigente.
Proprio per queste ragioni, si impone all’entusiasmo collettivo il freno della consapevolezza che tutto potrebbe rivelarsi fallace ed ingannevole se non continua, anche e soprattutto, nella provincia di Reggio Calabria la perestroika avviata dal tenace fiorentino. E’ finito il tempo dei generali senza truppe e dei lunghi eserciti, di questuanti aspiranti consulenti e filibustieri ed è giunta l’ora di far rispettare le regole di partecipazione democratica all’interno del partito da Monasterace a Caulonia passando per Locri sino a Reggio Calabria. Chi pretende di sedere al tavolo renziano deve impegnarsi a rispettare codice etico e regole di convivenza democratica rimuovendo ogni arroganza e protervia che hanno determinato prima dell’avvento di Renzi risultati e sconfitte molto al di sotto della delusione e della frustrazione.
Tocca a ciascuno, partendo dal segretario Provinciale bersaniano della prima ora sino all’ultimo (in ordine di tempo) dei tesserati affinare e condividere il proprio talento in modo che sia appagato il bisogno di giustizia e risulti persuasiva la regola comune, per rendere più solidale la società e più veritiera la Politica.