di Domenica Bumbaca (foto www.guidagenitori.it)
Sono le mamme dei figli che stanno fuori la Calabria. Figli a cui sono stati impartiti insegnamenti importanti e, con il cuore in mano, lasciati andare per un futuro migliore lavorativo e di studio. Lontani dai cari, dal mare calabrese, dalla cucina di mamma e nonna, dalle uscite con i papà e dalla cameretta d’infanzia. Giusy è la mamma di Caterina, giovane studentessa, ambizione medico e di Roberto, ingegnere informatico lui residente al nord. Giusy vive con il marito lavoratore, che spesso occupa intere giornate fuori. Una mamma come tante altre mamme d’Italia e del mondo, che vivono questo periodo con doppia sofferenza, perché sapere che il proprio figlio si trova da solo in una città per nulla amica, non è un pensiero fantastico che ti fa dormire tranquilli. Eppure Giusy ci confessa: “Non ho assolutamente detto ai miei figli di venire in Calabria, nemmeno adesso, che la fase 2 permetterebbe a mia figlia di rientrare. C’è da salvaguardare la salute di tutti e il sacrificio è grande. Soffriamo la distanza ma dobbiamo rispettare le ordinanze. Ci consoliamo stando al telefono e video chiamate quotidiane raccontandoci cosa facciamo e festeggiamo le feste in famiglia via chat. Così anche Beatrice che ha visto suo figlio laurearsi a distanza dall’appartamento dove sta a Pisa. Condivideremo il momento della festa quando sarà il tempo. È normale che il cuore di una mamma sta soffrendo, ma almeno noi, possiamo sorridere e gioire di questi bei momenti.