R. & P.
Le problematiche legate alla specialistica ambulatoriale hanno ormai raggiunto il limite di guardia, le tensioni fra gli operatori e la struttura commissariale per la sanità rischiano di causare centinaia di ricorsi in sede amministrativa, ai quali per altro a soccombere sarebbe la Regione Calabria, e di pregiudicare attività ambulatoriali fondamentali per i cittadini ed anche per le attività ospedaliere e di pronto soccorso. La riorganizzazione e l’efficientamento dei servizi e delle reti ritengo debba necessariamente essere il frutto di un processo condiviso e di un confronto fra le parti reale, concreto e senza ricatti. In questo senso bene ha fatto Mario Oliverio, pur privo di responsabilità e funzioni specifiche in merito, a promuovere un incontro con le strutture ambulatoriali, nel quale discutere dei budget e, complessivamente, delle prestazioni sanitarie, in un’ottica sempre volta ai pazienti e al diritto alla salute. Spiace rilevare come l’ufficio del commissario continui, imperterrito, a causare guasti alla sanità calabrese, senza per altro ottenere risparmi. Tutte le forze politiche, sindacali e associative regionali non possono tollerare oltre quello che è ormai diventato un problema diffuso in ognuno degli ambiti componenti il quadro sanitario calabrese, è giunto il momento di voltare pagina e di farlo tutti assieme, nell’esclusivo interesse del diritto alla salute dei calabresi.
Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale