Napoli, Lazio, Inter e Milan, ripartendo dal poker di classificate dello scorso campionato di Serie A, sono le “sorelle d’Italia” a rappresentare i propri colori nel nome del tricolore nostrano, posto che più avanti si va e meglio è per tutti potendo schierare un numero sempre maggiore di squadre di anno in anno; indubbiamente l’Inter è chiamata alla recita di un ruolo di primo piano essendo vicecampione d’Europa per club a seguito della finale di Istanbul, del giugno scorso, persa per una rete a zero dal Manchester City di Pep Guardiola.
di Antonio Baldari
Riparte la Champions League e, con essa, Europa League e Conference League; riparte, quindi, l’Europa del calcio avendo l’Italia ben quattro rappresentanti nella cosiddetta Coppa “dalle grandi orecchie”, che fino a qualche annetto fa era chiamata Coppa dei Campioni ma che per delle ragioni strettamente economiche e commerciali è passata ad essere per l’appunto Champions League.
Napoli, Lazio, Inter e Milan, ripartendo dal poker di classificate dello scorso campionato di Serie A, sono le “sorelle d’Italia” a rappresentare i propri colori nel nome del tricolore nostrano, posto che più avanti si va e meglio è per tutti potendo schierare un numero sempre maggiore di squadre di anno in anno; indubbiamente l’Inter è chiamata alla recita di un ruolo di primo piano essendo vicecampione d’Europa per club a seguito della finale di Istanbul, del giugno scorso, persa per una rete a zero dal Manchester City di Pep Guardiola: i nerazzurri stanno guidando la Prima Divisione italiana essendo in testa a punteggio pieno ed all’indomani del roboante 5-1 registrato contro il Milan, che ne sottolinea ancora di più il ruolo oltre confine.
Ragion per cui Inter sugli scudi anche in Europa, cosa che può essere ben interpretata anche dal Milan che come i cugini nerazzurri hanno cambiato molto rispetto alla passata stagione ma il cui tasso di qualità è salito molto e possono senz’altro dire la loro avendo quale punto di forza una gloriosa tradizione, di assoluto valore, che può dare il giusto peso al cammino dei rossoneri; e poi il Napoli, campione d’Italia in carica, che ha cambiato la guida tecnica in panchina visto l’avvicendamento in Nazionale che ha portato Spalletti a sostituire il dimissionario Mancini, ed è stato certamente questo il cambio più incisivo che abbia operato il presidente De Laurentis.
Che sta già facendosi notare nell’inizio del nuovo torneo di Serie A dove gli azzurri del neo allenatore Garcia non stanno del tutto convincendo, ed è bene che possano ritrovarsi subito in casa per potere brillare di luce propria anche fra le stelle continentali con Osimhen chiamato a bissare le gesta della scorsa stagione; in scia ai campioni d’Italia i loro vice, ossia la Lazio, che non è partita benissimo, tutt’altro, la formazione di Sarri sta denotando un leggero passo indietro in rapporto ai propri standard, e per di più in “silenzio stampa” dopo la chiacchierata partita di cartello disputata contro la Juve: sarà bene ritrovare presto la…parola, quantomeno quella del campo, per un’edizione Champions che permetta di continuare a credere nella rinascita del calcio italiano, fuori dalle ultime due qualificazioni mondiali.