R. & P.
SIDERNO – Si terrà domani 2 Giugno alle ore 18 in una rinnovata e rigenerata Piazza dell’Emigrante di Grappidaro, la presentazione del libro Sradicati, ultima opera letteraria di Domenico Panetta già sindaco della Città di Siderno.
Il libro narra delle vicissitudini di un’intera area, che al pari di tutto il territorio calabrese e meridionale nei decenni passati è stata colpita da un evento sociale, l’immigrazione massiccia a causa della mancanza di lavoro, che in alcuni casi ha fatto allontanare molti figli del nostro territorio dalle loro radici sino a spezzarle.
La location dell’evento (nemmeno a farlo apposta) era stata progettata e realizzata durante l’ultima legislatura Panetta a cavallo tra gli ultimi anni 90 ed i primissimi anni 2000 proprio per ricordare le tante persone costrette ad emigrare.
Semi abbandonata per circa un decennio ha rivisto la luce, prima grazie all’impegno ed alla tenacia di un gruppo di cittadini che l‘ hanno adottata costituendo al contempo l‘ associazione culturale “Comitato piazza dell’emigrante 2015” con lo scopo di prendersene cura e restituirla alla collettività e dopo grazie ad un ampia progettazione sociale, che negli ultimi tre anni è partita proprio dall’ex bene abbandonato, coinvolgendo e rianimando un intera comunità che oggi più che mai ha tanta voglia di crescere riscoprendo e valorizzando le sue radici.
Domani durante l’evento coordinato dalla giornalista Barbara Panetta che vedrà intervenire tra le altre personalità presenti oltre all’autore Domenico Panetta, la professoressa Rita Commisso come relatrice e Rocco Ierinò in qualità di presidente del comitato Piazza dell’emigrante, si chiuderà un cliclo quello del recupero della piazza per finalità sociali e culturali, grazie alla presentazione di un libro sull’emigrazione scritto propri da chi quella piazza in passato l’ha fortemente voluta e contemporaneamente si aprirà un percorso, quello della valorizzazione anche turistica di una zona troppo spesso sottovalutata e non considerata, percorso che punta a valorizzare le arti, le storie, le tradizioni e le radici dei luoghi, che partirà nelle prossime settimane e che vedrà proprio nella piazza dell’Emigrante il suo fulcro centrale.