(foto e video di Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI – E’ partita ieri la due giorni in Calabria di Alessandro Morelli, viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili del Governo firmato Mario Draghi.
Dopo la prima tappa di ieri sera all’aeroporto di Reggio Calabria e la visita di questa mattina al porto di Gioia Tauro, il ministro accompagnato dal presidente della Regione facente funzioni Nino Spirlì e dall’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, ha poi incontrato al Pala Cultura di Locri, i sindaci della Locride, per affrontare la spinosa questione della SS106 e quali gli interventi previsti in agenda per il rilancio e l’ammodernamento di una delle più rilevanti arterie stradali.
Il viceministro Alessandro Morelli ha fin dalle prime batture del suo intervento, rimarcato la volontà di segnalare la presenza dello Stato e del Governo «In una realtà – ha espresso – che ha bisogno di avere un megafono nei palazzi romani. Sono consapevole – ha constatato – delle difficoltà del territorio e spiace che purtroppo, la SS106 sia etichettata come “strada della morte”. L’auspicio è che nelle prossime settimane, attraverso Anas e Regione, si possano vedere singolarmente le necessità del territorio».
«Sulla base delle richieste dei sindaci e del territorio – ha proseguito – la Regione deve trovare un equilibrio con Anas. Un dato rilevante da non sottovalutare è che il Governo ha deciso di commissariare la SS106 (opera fondamentale per la rete infrastrutturale che collega il porto di Gioia Tauro e l’aeroporto di Reggio Calabria), ruolo ricoperto dall’amministratore delegato di Anas, il quale si è già mobilitato per inserire proprio quelle opere fondamentali, come opere prioritarie per il territorio. Oggi sono venuto ad ascoltare, ma non mancherò di fare la mia parte, mediante altre interlocuzioni e facendo da garante, per dare in breve tempo, risposte alle istanze pervenute».
Il viceministro Morelli nel ribadire come il Recovery Plan costituisca un’opportunità per lo sviluppo delle infrastrutture territoriali, ha precisato che come Ministero, si sta lavorando per consentire che la quota di risorse destinate agli interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno, superi abbondantemente la soglia del 34% «Oltre al Recovery – ha spiegato – ci sono altre iniziative europee e governative che riguardano la progettazione di grandi opere. Dal Recovery, emergono tutte quelle opere stradali che però, verranno ricomprese in altri progetti governativi. Per questa ragione, posso assicurare che dai vari contratti di servizio e di programma, nei quali Anas e Ferrovie dello Stato, hanno già una quota destinata al Meridione d’Italia, esistono altre niziative che superano la quota del 34%. Quello che oggi conta – ha concluso – è la progettazione e le idee che guardano all’Italia e all’Europa del 2050. In tal senso, tutte quelle idee potranno essere vagliate».
L’assessore regionale Domenica Catalfamo, ha parlato di interlocuzione costante con Anas e di aver già condiviso con il Ministero, l’impegno a concludere gli interventi in corso, avviando così la realizzazione “ex novo” di arterie stradali, soprattutto a Sud di Catanzaro, private ad oggi,secondo quanto emerso dall’ultima programmazione, di uno studio di fattibilità.
Rassicurazioni arrivate anche dal responsabile Anas Calabria, l’ingegnere Francesco Caporaso che ha illustrato come all’oggetto del nuovo contratto di programma, siano state previste la nuova variante Palizzi (che sarà consegnata tra qualche mese), quella di Caulonia (in fase definitiva) e il prolungamento del tratto Locri-Gerace.
Per il presidente della Regione, facente funzioni, Nino Spirlì «La Locride – ha detto – patisce il doppio abbandono, strade e ferrovie sono del periodo borbonico. Quest’area è la parte più ricca del tesoretto Calabria, però è un territorio difficilmente raggiungibile. Molti governanti negli anni, hanno promesso senza portare a nulla di fatto. E’ necessario un atto di coraggio da parte del Governo che non può fare false promesse e ignorare questa terra. Basta giochi sulla 106. Il suo destino non può essere quello di “strada della morte”. Abbiamo ricchezze da promuovere, ma bisogna garantire l’accessibilità. Non non siamo quelli del Sud, questa è l’Europa».
REPORTAGE CON INTERVISTE AI SINDACI GIOVANNI CALABRESE, GIUSEPPE FALCOMATA’, AL VICEMINISTRO ALESSANDRO MORELLI E AL PRESIDENTE FACENTE FUNZIONI DELLA REGIONE CALABRIA, NINO SPIRLI’.