R. & P.
La Sezione Centrale di Controllo della Corte dei Conti nella sua ultima relazione, depositata il 25 gennaio scorso, ha emesso un giudizio a dir poco impietoso sulle spese e, soprattutto, sulla mancata produzione dell’Anas Spa.
Nello specifico è stato rilevato che tutte le previsioni di spesa contenute nel contratto di programma per il 2020 non sono state rispettate ed hanno letteralmente fatto saltare anche le previsioni di spesa contenute nel contratto di programma per il 2021.
In parole povere la percentuale di scollamento tra la previsione di produzione per il 2020 e il consuntivo di quello stesso anno è stata un flop, registrando il -50,9%. Il che ha messo in luce quella che in gergo tecnico viene definita “la variazione negativa in termini di investimenti in nuove opere” e ciò è accaduto a cascata anche nel 2021. In pratica, in Anas Spa, per due anni non si è battuto un chiodo. O, meglio, lo si è battuto a metà.
Tutto questo ha inizio nel 2018 grazie all’Ex Ministro delle Infrastrutture del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli che a dicembre decide di sponsorizzare fortemente e, quindi, ottiene la nomina dell’Ing. Massimo Simonini (capo della sua segreteria al Ministero), come Amministratore Delegato dio Anas Spa.
L’Ing. Simonini viene poi nominato Commissario Straordinario per la Statale 106 e per comprendere cosa ha realmente fatto di “straordinario” per la Statale 106 basta semplicemente spiegare la slide numero 4 contenuta nella sua presentazione in seno alle Commissioni riunite di Infrastrutture e Ambiente della Camera dei Deputati nell’audizione del 3 febbraio 2021.
Il Commissario Simonini, senza alcuna ombra di dubbio “straordinario”, ha in dote 884 milioni di euro, pianifica 12 interventi previsti sulla Statale 106 ma distribuisce queste risorse in modo da avere bisogno, per ognuno di questi interventi, un fabbisogno economico. Eppure, sarebbe bastato poco: concentrare tutte le risorse almeno su uno o due degli interventi che lui stesso ha programmato al fine di realizzarli.
In pratica l’Anas Spa nel biennio 2020 – 2021 non solo ha prodotto il -50,9% rispetto a quello che aveva programmato ma, come si evince banalmente dal rapporto dei togati della Corte dei Conti, di ciò che ha investito e, quindi, prodotto (il rimanente 49,1%), neanche un centesimo di euro è stato impegnato sulla Statale 106 dal Commissario (senza dubbio), “Straordinario” ed oggi tutto ciò è certificato dalle toghe contabili (oltreché dai nostri occhi).
Tutto ciò dimostra, ancora una volta, oltre ogni ragionevole dubbio, che non c’è mai stata e continua a non esserci la volontà politica di investire per intervenire sulla Statale 106 con interventi di completamento per l’ammodernamento o di messa in sicurezza urgente dell’arteria ormai, tristemente nota, come la famigerata “strada della morte”.
Poi c’è di più…
L’Ing. Simonini, durante la sua gestione disastrosa da Amministratore Delegato di Anas Spa, nel 2020 ha effettuato 1.005 nuove assunzioni, di cui 232 a tempo indeterminato, 724 a tempo determinato e 49 per personale esterno. Ha trasformato 65 contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Infine, si è rilevato un elevato aumento di personale tra quello in entrata e quello in uscita per pensionamenti e cessazioni di contratti e, tutto ciò, ovviamente ha prodotto un notevole aumento dei costi per l’Ente.
Simonini non si è fermato qui perché ha anche determinato un aumento di dirigenti costato all’Ente – come spiegano i magistrati della Corte dei Conti – 431 milioni di euro solo per il 2020. Proprio grazie a Simonini oggi abbiamo in Anas Spa un dirigente ogni due impiegati…
Infine, c’è la ciliegina sulla torta: quella che proprio non poteva mancare. L’Amministratore Delegato di Anas Spa fortemente voluto dall’Ex Ministro alle Infrastrutture del M5S Danilo Toninelli (di cui Simonini è stato capo della Segreteria), il 21 dicembre 2020 ha deliberato un aumento di 15.000 euro per ogni componente del Consiglio di Amministrazione con decorrenza al passato: da aprile 2020… Mentre per lui è stato disposto un aumento di ben 70.000 euro in più sui 180.000 precedentemente previsti per un totale di 250.000 euro annui lordi.
Insomma, un giusto premio per i grandi risultati ottenuti.
Non c’è dubbio.
Peccato che la politica calabrese (consiglieri regionali e parlamentari su tutti), non legge e quindi ancora non riesce a rimuovere il Commissario “Straordinario” per la Statale 106 anche se, a questo punto, nasce un dubbio molto forte: nonostante l’evidente fallimento dell’Ing. Simonini, è mai possibile che nessuno realmente e concretamente vuole la sua rimozione semplicemente per un proprio tornaconto politico…?
Intanto, le stragi sulla Statale 106 continueranno e, anzi, purtroppo saranno destinate ad aumentare: ma parliamoci francamente, di chi sono le responsabilità morali…?