RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Nuova condanna per il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Ancora una volta il Giudice del Lavoro del Tribunale di Locri, dr. Luciano d’Agostino (nella foto), ha accolto la domanda di stabilizzazione, stavolta avanzata da una docente di educazione fisica, dipendente precaria dal 2004 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
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La sentenza (la n. 1015/15 del 29.05.2015) conferma quindi l’orientamento espresso dal Giudice del Lavoro del Tribunale di Locri, il quale, accogliendo il ricorso, e mostrandosi così particolarmente attento alla delicatissima questione del precariato, riconosce che tra Giuseppina Maria Dattola, docente 59enne, ed il M.I.U.R., sussiste un rapporto di lavoro a tempo indeterminato a far data dal 2 aprile 2009.
La causa è stata patrocinata dall’avv. Domenico Sergio Ammendolea, del foro di Locri.
Anche in questo caso il Tribunale di Locri ha ritenuto che l’art. 97 della Costituzione, relativo al principio secondo del pubblico concorso, debba, nel caso di specie, cedere il passo ai principi sanciti dalla direttiva 99/70/CE, che ha recepito l’Accordo Quadro
comunitario, sul lavoro a termine, invocata da parte ricorrente.
Il giudice d’Agostino ricorda che l’art. 97 Cost. non è inderogabile, vista la clausola in esso contenuta “salvi i casi previsti dalla legge”, ed evidenzia che le Graduatorie ad Esaurimento costituiscono a tutti gli effetti procedure selettive idonee a soddisfare il requisito del concorso.
Sicché, anche stavolta il Tribunale di Locri ha ritenuto che l’unica tutela “efficace”, “energica” e “dissuasiva” (parametri richiesti dalla Corte di Giustizia UE) sia quella specifica, ossia quella di riconoscere che tra la ricorrente ed il Ministero dell’Istruzione è sorto ex lege un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, a causa del superamento dei 36 mesi di servizio prestati dalla lavoratrice (ex art. 5, comma 4-bis, d.lgs. n. 368/2001).