di Gianluca Albanese
C’è solo il sindaco di Sant’Agata del Bianco Domenico Stranieri, nella delegazione di primi cittadini – gli altri sono trenta sindaci della Piana che non hanno ancora deliberato la proroga dei contratti dei lavoratori precari ex Lpu – che da stamattina è riunita nella sede della Regione Calabria coi funzionari del settore Lavoro per cercare di dipanare i tanti dubbi connessi al processo di stabilizzazione e i pericoli di danno erariale per i Comuni che le attuali norme – a detta dei sindaci presenti a Catanzaro – non risolvono.
Il presidente della Giunta Regionale Oliverio, nei giorni scorsi aveva invitato i Comuni a prorogare i contratti, ma ora i sindaci della Piana (più Domenico Stranieri della Locride) vogliono un impegno più concreto, che vada oltre una mera dichiarazione d’intenti espressa in un comunicato stampa.
Per questo, hanno chiesto al presidente di diramare un’apposita circolare che evidenzi l’impegno preciso della Regione in tal senso, senza esporre i Comuni a rischi che non si possono assumere.
Inutile dire, come queste siano ore di passione: sia per i lavoratori, alla ricerca di un futuro professionale per il sostentamento loro e delle loro famiglie, sia per i sindaci, avamposto dello Stato in periferia, che lungi dal fare demagogia e consci delle insidie che potrebbero nascondersi in una normativa giudicata non chiara, chiedono certezze alla Regione.
Tra i più attivi in questo senso, come detto, il sindaco di Sant’Agata del Bianco Domenico Stranieri, che non nasconde a Lente Locale la propria amarezza “Per l’assenza – ha detto – dei colleghi della Locride da questa riunione alla Regione. Solo io e i sindaci della Piana abbiamo compiuto, nei giorni scorsi, i dovuti approfondimenti sulla normativa, confrontandoci coi segretari comunali e valutando tutte le insidie della legge. Se oggi fossimo stati qui tutti insieme avremmo sicuramente dato un segnale migliore. In ogni caso – ha proseguito Stranieri – se oggi usciremo da qua con una circolare che garantisce i Comuni sarà un beneficio per tutti, anche per gli assenti. Altra è la riflessione che sto compiendo sulla mia permanenza o meno nell’Associazione dei Comuni della Locride: alla luce del comportamento dei miei colleghi oggi – ha concluso – non so se abbia un senso rimanere, visto che nei momenti difficili non si riesce ad avere voce e forza”.