Bilancio di mezza estate. Si può intitolare così la panoramica compiuta da quattro nostre redattrici attraverso quattro tra le principali località balneari della Locride. E il consuntivo di fine luglio appare in chiaroscuro; anzi, più ombre che luci per gli operatori turistici locridei, almeno a giudicare dalle strutture stagionali che più delle altre sono il termometro delle presenze nelle nostre spiagge. Lente Locale vi conduce in questo piccolo viaggio in direzione Nord, partendo da Sud e finendo nella località balneare più titolata della zona. Scopriremo come è andata la stagione finora. Buona lettura, e per chi ci segue dai tablet e dagli smartphone che non mancano nemmeno nella borsa del mare…buon bagno!
BOVALINO, SI PUNTA TUTTO SU AGOSTO
di Adelina B. Scorda
BOVALINO – Sarà stata colpa del tempo un po’ ballerino, o della moneta sempre più preziosa, fatto sta che sembra non essere entrata ancora nel vivo la stagione estiva bovalinese. Poche le presenze registrate dai gestori dei lidi nel mese di luglio, la differenza però dovrebbe farla il mese di agosto, per il quale si prevede il tutto esaurito o quasi. Già perché proprio sul mese alle porte le posizioni divergono abbondantemente, tra chi registra il tutto esaurito e chi solo un discreto sessanta percento, anche se il paragone con la stagione precedente inizia a farsi sentire. Ovviamente, come ben dice Antonella: ‹‹il risultato definitivo lo potremo avere solo a fine agosto, per il momento si spera che nessuno disdica all’ultimo minuto››, probabilità non da scartare se si considera soprattutto il precedente di luglio.Nel frattempo c’è chi per fare un po’ d’incasso investe in divertimento e specialità enogastonomiche, come le serate di musica dal vivo con gruppi emergenti e non organizzate da Ruggero, la festa della birra di Antonella, le serate a tema di Antonio. Ci si inventa e si sperimenta, ma ‹‹la verità – spiega Ruggero – è che non abbiamo un reale turismo, il paese si ripopola solo perché chi sta fuori, chi vive al nord, continua a ritornare qui per le vacanze estive››. Affermazione confermata anche dal fatto che ad affittare il classico e sempre verde ombrellone in spiaggia sono proprio le famiglie bovalinesi, rare le presenze che non hanno alcun tipo di legame familiare, ‹‹possono contarsi sulla dita di una mano››. Un fenomeno, quello del ritorno in “patria” anche questo che ha preso la via del declino, o che si verifica solo in parte, con la divisione delle ferie. L’assenza di servizi basilari, di collegamenti stradali, ferroviari e aeroportuali, di divertimenti non smuove le masse turistiche alla scoperta della costa locridea e ancor meno di Bovalino, fiore all’occhiello negli anni sessanta di tutta la costa ionica. Loro, i pochi gestori ci provano, ma anche l’assenza di un piano spiaggia adeguato, fermo dal 2000, non facilita la vita, troppo pochi i mesi di concessione, poca libertà imprenditoriale e soprattutto troppa burocrazia, impediscono (ovviamente in parte) il rilancio del paese.
QUI LOCRI. STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE
di Domenica Bumbaca
LOCRI – L’ombrellone sulla spiaggia è aperto in attesa che arrivi il bagnante delle prime ore del mattino. Alle ore 7,00 è piacevole camminare sulla sabbia, ancora non scotta e riesci ad immergere i tuoi piedi sino a trascinarli sulla riva, quando l’onda del mare ti rinfresca e il venticello ti accarezza. È tutto pronto per accogliere i primi bagnanti, persone anziane, mamme con i bambini che preferiscono i primi raggi del sole per caricare le energie. I bagnini hanno già preparato tutto. Sono pronti per affrontare una giornata calda di inizio agosto. Questo sarà il mese in cui si aspettano i turisti. I bagnini, gli operatori balneari sono ragazzi forzuti, nonostante la fatica del lavoro, le ore estenuanti sino alla sera e la routine: ombrelloni, sedie sdraio, pulizia e servizio in spiaggia, sono sorridenti. Negli stabilimenti balneari della città locrese non fanno mancare nulla. Le prime ore del mattino trascorrono tranquille e alle ore 11.00 ecco che iniziano ad arrivare le comitive dei giovanotti adolescenti, per i più grandicelli si attenderà mezzogiorno, loro hanno fatto tardi, la movida notturna locrese li ha trattenuti. E mentre qualcuno si alza per andare a lavoro alle prime luci dell’alba, altri rientrano a casa. Questa è l’estate. I giorni infrasettimanali nei mesi di giugno e luglio hanno trasportato poca gente a godersi l’aria del mare e le prime abbronzature. Il clima non è stato nemmeno favorevole. «La situazione- racconta Andrea, da anni nel settore- è molto critica, luglio è stato completamente morto, non so se per il tempo pessimo o perché la crisi ci ha colpito in pieno. Ombrelloni affittati come lo scorso anno ma le presenze effettive in spiaggia sono dimezzate, e con esse i relativi consumi al bar. A luglio si lavora principalmente con i compaesani, e generalmente consumano poco al bar, mentre in questi giorni iniziano ad arrivare i turisti, ovvero coloro che affittano l’ombrellone giornalmente o settimanalmente, e loro consumano molto di più sia al bar che al ristorante». «Di certo – asserisce – non possiamo continuare a sopravvivere lavorando solo 15 giorni l’anno, pur offrendo tanto».
E i servizi, in effetti vengono offerti, come le attività proposte, interessanti, originali e divertenti che catturano l’interesse delle famiglie, dei giovani e dei bambini, fanno apprezzare ed amare il mare, non tralasciando le serate organizzate tra balli caraibici e latino americani, intrattenimento assicurato. «Quello che manca- chiosa l’operatore balneare- è sicuramente la mentalità del turismo. Sarebbe necessario creare posti letto e allungare la stagione, così facendo si crea un circuito positivo per tutto il territorio».
«E’ in questi ultimi 15 giorni di luglio- ci dice Emanuele, giovane proprietario di uno stabilimento balneare- abbiamo avuto un picco di presenze e l’estate la stiamo vivendo adesso. Del resto anche lo scorso anno è stato così. I nostri sono clienti abitudinari e la percentuale dei posti ombrelloni noleggiati in questo mese arriva è media, come lo scorso anno. Adesso arriverà il clou dell’estate con la visita di qualche turista, l’amico forestiero, il parente che giunge da fuori». Un turismo familiare, insomma, questo quello che si vede in giro, sperando in una bella comitiva di turisti stranieri che, però, al momento non si intravede. Ma lo staff del lido non demorde certamente, si coccola il cliente con il servizio spiaggia, baby parking, degustazione dei cocktail, quelli che ti fanno compagnia dal tramonto sino alla sera con la musica che ti fa ballare e a volte ti rilassa. E poi le serate di intrattenimento, pizzeria e ristorazione, stando accanto alla simpatia dei camerieri.
E le albe che ha visto David nemmeno si contano più. In estate dormire diventa un optional, perché nel suo locale, la macchina organizzativa è in frenetico movimento. Dalle prime ore del mattino, quando pian piano gli ombrelloni ospitano i clienti, sino alla sera, regalando una serata a lume di candela in riva al mare ai più romantici, o facendo assaporare l’ottimo pesce o una classica pizza. Nonostante i tanti anni di gestione che potrebbero portare alla monotonia organizzativa, ai bagnanti ogni anno viene offerto un servizio diverso ed innovativo, tanto da invitare amici e parenti ad intrattenersi per ore ed ore sotto l’ombrellone o al tavolo del bar o ristorante, ricordando gli anni passati, quando il locale era conosciuto per le feste organizzate. Adesso, altra importante storia da raccontare, fatta di persone giovani e anziane, passione e amore verso questo lavoro.
Da nord a sud del lungomare le attività balneari, situate in più punti del litorale, si presentano diversi nella struttura e nei colori dell’allestimento, dai più storici alle nuove aperture, originali nella presentazione degli eventi e servizi, ospitalità garantita, in qualche lido sventola la bandiera italiana e richiama i ragazzini a giocare al biliardo o calcio balilla. Ma questo, ahimè, potrebbe non bastare. Il flusso dei bagnanti, sarà per il lavoro, sarà per altri impegni, giunge solo nel week end, quando il lungomare viene invaso dalle automobili. I locresi sono quelli de “stessa spiaggia, stesso mare”, le famiglie hanno il loro posticino di ombrelloni sempre al solito lido, qualcuno lo affitta per “tradizione” e non lo frequenta neppure, altri preferiscono decisamente quei metri di spiaggia libera, che permettono loro di rilassarsi senza l’ansia del vicino chiacchierone o impiccione. Insomma, relax assoluto, sperando che il cagnolino della signora accanto non faccia pipì proprio sul proprio telo da mare.
SIDERNO, BENE I PICCOLI. I GRANDI INVESTIMENTI, INVECE, RISENTONO DELLA CRISI.
di Antonella Scabellone
SIDERNO – A giudicare dal numero dei lidi, oltre 15 in due km scarsi di lungomare, e dalla distesa di ombrelloni, impossibili da conteggiare tutti, la crisi economica non ha colpito l’esercito dei vacanzieri da spiaggia, almeno qui a Siderno. Rassegnatisi ad una clientela per lo più di matrice locale, albergatori, commercianti e ristoratori cercano, oramai da anni, di ottimizzare la propria offerta per mantenere quanto meno stretta la clientela storica, e poi magari, ma senza troppi patemi d’animo, conquistarne di nuova. Sono abbastanza soddisfatti Giusy, Valeria e Peppe, titolari da oltre dieci anni di un rinomato lido nel lato nord del lungomare. I loro 91 ombrelloni sono tutti di fatto occupati, anche se per lo più da gente del luogo. “Di forestieri da noi quest’anno ce ne sono davvero pochi, ma è sempre stato più o meno così-spiega Giusy che durante l’anno lavora come maestra in una scuola elementare. Quelli che noi chiamiamo “forestieri” sono comunque persone che non capitano a Siderno per caso, ma perché legate in qualche modo a persone del luogo. Noi comunque lavoriamo bene con i sidernesi che da tempo ci rinnovano la loro fiducia. Molti occupano di anno in anno lo stesso ombrellone anche se non sempre pagano puntualmente.”I problemi principali di chi gestisce un lido, soprattutto se molto frequentato, è mantenere ordine e disciplina. Ne sa qualcosa Peppe “biondo” vera anima del club, una sorta di factotum sempre in spiaggia, dall’alba al tramonto. “Non basta raccogliere i rifiuti o lavare le sedie per mantenere in ordine un lido -spiega Peppe.Bisogna sorvegliare perché ci sia il rispetto delle regole da parte di tutti, soprattutto quando si esce in mare con le barche; bisogna garantire la sicurezza e non sempre la gente è disciplinata. Inoltre siamo sottoposti a continui e pressanti controlli, da parte di Comune, Asl, forze dell’ordine, Guardia costiera; se oggi non si è in regola queste attività non si possono più tenere”. Ma di cosa si lamentano principalmente i turisti? “Della sporcizia in acqua- spiega Valeria presidente del lido-club- Questa’anno, almeno fino ad ora, è andata bene, anche perché ha soffiato spesso vento di ponente che ha ripulito il mare. Quando però il vento cambia si intravede, come è successo, una schiuma oleosa e la gente protesta”.
I vacanzieri da spiaggia, al giorno d’oggi, si sa, sono persone molto esigenti. Gradirebbero il massimo dei servizi, ma non sempre questo è possibile. “Molti vorrebbero che fornissimo il servizio ristorante-continua Valeria- ma abbiamo valutato la cosa e non ci conviene. Un anno l’abbiamo sperimentato ma il giro d’affari non ripaga del lavoro svolto, almeno per il nostro tipo di clientela”. Agosto oramai è alle porte ma i titolari del lido degli amici del mare non si aspettano niente di più rispetto a ciò che già hanno. Del resto tutti gli ombrelloni sono affittati, cosa si potrebbe desiderare di più? Insomma, chi si accontenta gode, sembrerebbe la frase migliore per descrivere lo stato d’animo dei nostri simpatici intervistati.
Per chi investe invece sul turismo, e per tale motivo mira di anno in anno ad ampliare la propria attività, l’estate 2013 ha odore di crisi. Francesca e Giuseppe gestiscono un lido al centro del lungomare di Siderno, un’ampia struttura con sala climatizzata e due grandi verande, che rimane aperta tutto l’anno e che offre molteplici servizi: bar, ristorante, pizzeria con forno a legna; servizio spiaggia con ombrelloni e lettini; noleggio canoe e pedalò; lezioni di zumba, fitness, scuola di windsurf e musica live. “Fortunatamente per l’aspetto ombrelloni non si è avuto un calo esagerato- spiega Francesa-; circa l’80%sono occupati, ovviamente la maggior parte da persone del luogo che li prendono in affitto per tutta la stagione. La gente a questo servizio non rinuncia, mentre preferisce ridurre le uscite a cena o pranzo. ll nostro stabilimento vanta una clientela selezionata sia di locali che di forestieri, che magari nel corso degli anni hanno accorciato il periodo di ferie, ma che non ci hanno mai traditi”. Le lamentele dei clienti a quanto pare sono più o meno le stesse da tutte le parti: l’acqua del mare che ad una certa ora tutti i giorni si sporca, la mancanza di vita notturna “dato che oltre al mare e alla classica passeggiata sul lungomare di Siderno in estate non si vede altro”…
Per agosto le prospettive di Francesca e Giuseppe sono rosee, perché si sa, questo è il mese in cui statisticamente si registra il maggior numero di presenze in città “anche se per noi gestori-concludono- l’ideale sarebbe lavorare in maniera costante 365 giorni all’anno piuttosto che a ritmo frenetico 15 giorni d’estate”.
ROCCELLA, LUGLIO SOTTO TONO, NONOSTANTE LA BANDIERA BLU. QUALCHE LAMENTELA SUI PREZZI.
di Simona Ansani
ROCCELLA JONICA- È un’estate un po’ sottotono per la cittadina Jonica, che stima un numero di presenze in forte calo. Un dato che può essere riscontrato da vari fattori anche i più semplici per esempio, come i posti a sedere nei locali e nei bar delle piazze, i parcheggi per le autovetture, e i pochi ombrelloni affittati nelle strutture balneari. Il mese di luglio ha visto per i commercianti un calo nel settore balneare del venti per cento e la speranza per un agosto fiammante, non solo per via delle alte temperature, sembra essere il desiderio da esprimere ancor prima della notte di San Lorenzo. Complice la crisi economica che attanaglia e mette in ginocchio gli italiani, quest’ultimo scelgono mete poco distanti per trascorrere le vacanze estive, dunque le strutture balneari, i cosiddetti lidi, godono di un turismo quest’anno di prossimità. Infatti il sabato e la domenica, Roccella viene scelta dai vacanzieri della Piana, come meta principale e all’avanguardia per le strutture, ma soprattutto per il mare pulito, godendo del titolo della Bandiera Blu per ben undici anni consecutivi. Abbiamo ascoltato alcuni titolari dei più noti lidi della cittadina Jonica, i quali lamentano un forte calo di presenze «e il periodo di agosto non ci darà grandi sorprese in positivo, quest’anno ci aspettavano dei risultati che rispecchiano il dato economico italiano. È una crisi che colpisce ognuno di noi, e che purtroppo durerà ancora per almeno altri cinque anni».
Certo, il mare blu non basta per attirare i turisti, proprio a causa della crisi, anche i prezzi delle case in affitto o degli stessi stabilimenti dovevano rimanere invariati, o addirittura diminuire, fanno presente alcuni bagnanti che hanno scelto Roccella ormai da dieci anni e che provengono da Roma, «hanno adottato una politica davvero sbagliata, quella di aumentare i prezzi di case e degli ombrelloni, come vogliono attirare i turisti, presentando poi un conto salato? Siamo delusi, soprattutto in questo periodo che tutti è dico tutti, non solo i commercianti, facciamo i salti mortali per andare avanti. Una vecchia canzone cantava, stessa spiaggia stesso mare, ma noi se continua così, con questi rincari, il prossimo anno cambiamo sia spiaggia che mare».