di Antonella Scabellone
SIDERNO- Segnali di apertura da parte della triade Commissariale che amministra il Comune di Siderno sulla problematica Tares. Al termine di un incontro con le associazioni avvenuto questa mattina nella sala delle adunanze municipali Eugenio Pitaro, Maria Cacciola e Francesco Tarricone hanno autorizzato per giovedì prossimo un tavolo tecnico per esaminare nel dettaglio, insieme ad esperti designati dai cittadini , tutti i criteri seguiti per determinare l’importo della c.d tassa sulla spazzatura.
Rimane viva, dunque, la speranza che si possa giungere a una riduzione della contestatissima Tares anche se, come sottolineato dal responsabile dell’Area finanziaria, Giuseppe Canino, si “rettificherà solo il rettificabile”.
Soddisfatte per il momento Unsic, Ali, Corsecom, Consulta Cittadina, Confconsumatori, Fiba-Confesercenti e Siderno Libera che hanno chiesto l’incontro e depositato anche un’istanza, con cui chiedono alla triade la “revoca in autotuleta previa sospensiva” dei provvedimenti adottati relativi all’applicazione della Tares e alla scadenza delle relative rate.
Moltissimi gli interventi che hanno animato l’assemblea dove i toni sono parsi da ambo le parti abbastanza decisi, a tratti polemici, ma sempre corretti e composti. Il primo a prendere la parola è stato Marcello Attisano dell’ALI che si è detto molto preoccupato del difficile momento economico che stanno vivendo gli imprenditori e i commercianti di Siderno “afflitti dalle tasse, con un’ IMU a livelli esorbitanti e una Tares a dir poco sproporzionata”.
L’avvocato Bianca Gerace ha spiegato invece nei punti essenziali il motivo della protesta evidenziando come “nel 2013, fino all’estate inoltrata, il servizio di raccolta rifiuti è stato completamente bloccato a causa della saturazione dei siti di discarica e di smaltimento. Siderno-ha detto l’avvocato- oltre alla mancata attivazione della raccolta differenziata ed all’invasione dei rifiuti, ha sofferto un notevolissimo degrado per l’inquinamento costiero causato dal pessimo funzionamento dei depuratori. Un danno enorme per l’immagine e l’economia del luogo, soprattutto per il settore alberghiero e della ristorazione”. Sulla base di questi presupposti il rincaro della tassa sulla smaltimento rifiuti sarebbe stata vista dai più come “uno schiaffo” . Questo è un motivo più che valido, secondo l’avvocato Gerace, per rivedere la quantificazione della tassa anche perché “la normativa vigente impone che il tributo è dovuto nella misura massima del 20% in caso di mancato svolgimento o interruzione del servizio, come è avvenuto per diversi mesi a Siderno”.
La Tares, inoltre, secondo le associazioni promotrici dell’incontro, sarebbe stata calcolata in modo improprio, includendo delle somme non dovute, come ad esempio quelle per la raccolta differenziata , “mai realizzata sul territorio, oltre a ben 381.000 € per crediti inesigibili, presuntivamente indicati facendo la media di crediti inesigibili,perché ormai prescritti, relativi agli anni 2006 e 2007”.
Contestazioni sulle modalità di pagamento della tassa sui rifiuti sono state sollevate da Antonio Fragomeni che ha parlato quale legale dei consumatori. “La fissazione di tre scadenze consecutive, di cui una giá passata alla data di consegna degli avvisi di pagamento, rappresenta un ulteriore motivo di ingiusto danno per la collettivitá -ha detto Fragomeni-soprattutto per le fasce più deboli, costrette ad affrontare all’improvviso esborsi di importo notevole e del tutto imprevisti. Queste modalità di pagamento sono un vero e proprio “cappio” per i commercianti”.
“State riducendo il popolo di Siderno alla fame” ha tuonato rivolta a i Commissari Maria Rosaria Tino Puntillo, storica presidente nelle precedenti amministrazioni comunali della Commissione per i diritti e le Pari Opportunità.
Per la segretaria del Pd Maria Teresa Fragomeni “la Tares va rivista perché bisogna mettere tutti i cittadini nelle condizioni di pagare ma bisogna fornire i servizi che quel costo prevede, come ad esempio una adeguata illuminazione delle strade”.
Sono intervenuti nel dibattito anche Anna Romeo, che ha invitato la triade a attivarsi per combattere i fenomeni di abusivismo: “tanti cittadini non pagano né spazzatura né acqua e questo va a danno dei contribuenti onesti su cui ricadono anche quei costi”; per Domenico Catalano, ex assessore comunale all’urbanistica, il problema non è tanto quello di combattere l’abusivismo, che non sarebbe un fenomeno così grave, quanto quello di fornire ai cittadini i servizi per cui pagano le tasse; Pietro Sgarlato, ex vice sindaco ed ex assessore al bilancio, ha insistito per una riduzione dell’aliquota Tares, “che andrebbe adeguata alla realtà economica di Siderno e non andrebbe pagata in riferimento ai periodi in lcui a città ha vissuto l’emergenza ambientale e non ha usufruito del servizio”.
Anche il movimento Siderno Libera ha voluto dire la sua attraverso Siciliano e Lombardo che si sono detti preoccupati del difficile momento che la città sta vivendo.
Per l’amministrazione comunale hanno replicato principalmente Maria Cacciola e il funzionario Area tributi Carlo Cipparrone che hanno garantito che nel conteggiare la Tares si sono seguite le linee guida di legge applicando, dove possibile, i coefficienti minimi. Gli aumenti sarebbero dipesi anche dal fatto che sono sensibilmente diminuiti i contributi erariali e bisogna coprire i servizi. “Lo scopo non è quello di fare cassa come qualcuno va dicendo-ha concluso il funzionario Canino- ma cercare di offrire i servizi ai cittadini. Abbiamo serie difficoltà a chiudere il bilancio 2013”.
L’incontro si è concluso con i ringraziamenti del Presidente della Consulta Mario Diano che ha salutato con entusiasmo la nascita di un tavolo tecnico sulla Tares