di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Ansa)
CALABRIA – Un enorme plauso per il raggiungimento di un obiettivo, moralmente doveroso e di grande potenzialità, tutto made in Calabria.
Una startup calabrese con sede a Rende, la Aistech, ha brevettato un sistema di supporto e navigazione multisensoriale progettato per consentire a persone con disabilità visiva di godere delle acque balneabili in modo autonomo e sicuro, perché il cosidetto “boa” consente ai non vedenti di potersi muovere liberamente in mare o in piscina senza la necessità di assistenza costante.
Questa innovazione è stata ideata dall’ingegnere Alessandra Demeco, il designer Vittorio Scarnati e Francesco Raso, guidati dal Ceo Michele Caira. Questi professionisti sono riusciti, proprio grazie a questa startup ad aggiudicarsi il premio Confapi Calabria (Confederazione italiana della piccola e media industria privata) come migliore Start up 2024.
In una nota viene riportato che il sistema brevettato”utilizza una combinazione di tecnologie avanzate per fornire orientamento e supporto ai nuotatori non vedenti. Tra le caratteristiche principali del sistema spiccano un corpo galleggiante, una stazione fissa posta sulla riva o sul bordo della piscina, una stazione fissa in prossimità della postazione del bagnino, un dispositivo elettronico personale ai due punti di riferimento collegati”. Il sistema, nella sua interezza, permetterà alla persona con disabilità di spostarsi nelle zone acquatiche regolarmente “delimitate” usufruendo della guida fornita da emissioni sonore che la faranno orientare in autonomia e piena sicurezza. creare un ambiente sicuro e accogliente per tutti i bagnanti, riducendo le barriere sociali e fisiche. La startup calabrese ha come obiettivo di ricercare e sviluppare quei prodotti che consentono, per esempio, l’abbattimento non solo delle barriere architettoniche, ma anche di quelle senso-percettive. Infatti la Aistech si è servita di nuovi materiali nell’applicazione tecnologica realizzando mappe tattili che con l’uso del Braille e del QR code rendono accessibile a tutti le bellezze dell’arte. Si stanno studiando, quindi, nuove tecnologie che permettono esperienze di visita multisensoriali e nuove modalità di comunicazione per le persone con alla disabilità cognitiva, tantoché la startup calabrese sta attirando l’attenzione di investitori e partner strategici. E’ da sottolineare soprattutto che questa intuizione, trasformatasi in aiuto concreto, pone il focus sulle innumerevoli problemi che devono affrontare ogni giorno i disabili visivi promuovendo così anche una cultura di inclusione.