di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Prima della progettazione dei tratti mancanti della nuova Statale 106 serve un incontro preliminare dei sindaci dei comuni interessati dal percorso, al fine di verificare a monte eventuali problematiche che devono essere affrontate e risolte a monte ed evitare quegli equivoci nei quali si è incorsi in fase di realizzazione del tratto della variante ‘B’ che da Gioiosa Ionica conduce a Caulonia Marina”.
È il monito del docente di Geologia Applicata all’Università “La Sapienza” di Roma Alberto Prestininzi. Originario di Caulonia, è da decenni un punto di riferimento essenziale per studenti di diverse generazioni e per istituzioni ed enti che ne richiedono la consulenza. Le sue parole sono giunte forti e chiare durante l’agorà democratica di sabato pomeriggio, trasmessa sulla pagina Facebook del Pd Calabria, al termine della quale si è dato mandato al partito (rappresentato in quella sede dal segretario regionale Nicola Irto) e ai sindacati confederali (presenti con i segretari regionali di Cgil (Angelo Sposato) e Uil (Santo Biondo) di portare all’attenzione del Governo Nazionale l’assoluta necessità di pervenire a un suo ammodernamento che passi per il completamento dell’opera.
Due le direttrici emerse nell’incontro moderato dal neo segretario del circolo di Gioiosa Enrico Tarzia e fortemente voluto dal dirigente del Corsecom Francesco Macrì, che lo scorso mese di febbraio aveva chiesto e ottenuto un’assemblea dei sindaci locridei sul tema: unitarietà e idea condivisa di progettazione.
E proprio rispetto a quanto emerso nella riunione di febbraio, serve un cambio di passo da parte dei primi cittadini: iniziata col consueto quaderno di doglianza sulle condizioni pessime di quella che viene denominata “la Statale della morte” si concluse con l’impegno del deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro (unico parlamentare a raccogliere l’invito di AssoComuni e Corsecom e a essere presente all’assemblea) il quale disse che si sarebbe speso in prima persona per ottenere un rapido investimento sulla progettazione, a cominciare dal tratto reggino, che attualmente ne è privo, così come il tratto catanzarese fino a Squillace.
Una posizione, quella di Cannizzaro, bocciata dal consesso virtuale del Pd di sabato scorso, durante il quale tutti hanno concordato su come l’opera vada considerata in maniera unitaria e senza assunzioni di responsabilità limitate a singoli segmenti. Ma siccome la 106 necessita di adeguata progettazione, si chiede soprattutto ai sindaci unità d’intenti, senza fughe in avanti dei singoli “che – ha detto Irto all’incontro di sabato – non possono portare avanti singole tesi o fare propaganda perché a caccia di qualche ‘click’ in più su facebook”.
E se giovedì 21 i segretari nazionali di Cgil-Cisl-Uil, insieme a quelli regionali e al Presidente della Giunta Regionale Occhiuto incontreranno a Roma i ministri competenti per chiedere un’accelerazione sul completamento e ammodernamento della 106, ora tocca ai sindaci locridei (e ionici in generale) camminare di pari passo e fare la loro parte per agevolare un processo che appare ineluttabile e non più rinviabile.
Riuscirà il sindaco di Roccella Ionica Vittorio Zito, unico primo cittadino presente all’agorà democratica di sabato, a fare opera di convincimento dei suoi omologhi affinché si possa assistere, a breve a un’assemblea di AssoComuni in cui tutti mostrino di avere le idee chiare sulla 106, sul percorso più opportuno da tracciare ai fini di una adeguata progettazione, senza delegare la questione ai livelli sovraordinati in cui non sempre si ha una adeguata conoscenza del territorio? I cittadini se lo augurano.