di Redazione
SIDERNO – “La Statale 106, specie nel tratto reggino, ma anche in quello crotonese, continua a essere pericolosa e insufficiente a un moderno sistema di viabilità, e ci fa specie che il suo completamento in direzione Sud non sia nell’agenda del Governo Draghi nemmeno in occasione della partita storica del Piano di Ripresa e Resilienza”.
La voce è quella dell’ex consigliere comunale Antonio Sgambelluri, ma parla a nome di tutti i Comunisti Sidernesi.
Le varie anime del partito della Falce e Martello, infatti, concordano sulla necessità di sensibilizzare l’opinione pubblica ma soprattutto il Governo Draghi, sull’urgenza di realizzare per tutto il percorso che va da Reggio Calabria a Taranto un’arteria a due corsie per senso di marcia, che al momento, sulla Locride, esiste solo in un breve tratto che va dall’ingresso Sud di Caulonia Marina a contrada Canneti, periferia Sud-Ovest di Locri.
Per questa ragione, i Comunisti Uniti per Siderno lanciano un appello affinché il Presidente del Consiglio Mario Draghi possa venire in Calabria a verificare di persona la stretta necessità di pervenire a un completamento della principale arteria ionica, senza perdere l’occasione del “Recovery Fund”.